La Lombardia ha firmato la nuova ordinanza questa mattina che impone il coprifuoco, domani sarà il turno della Campania, con di fatto tutte le anticipazioni rispettate e soprattutto con l’utilizzo dell’autocertificazione che torna centrale nella vita di milioni di cittadini lombardi e campani: «Sono consentiti – si legge nel documento dell’ordinanza Lombardia anticipato dall’Adnkronos – solo gli spostamenti motivati da comprovate esigenze lavorative o situazioni di necessità o d’urgenza ovvero per motivi di salute; è in ogni caso consentito il rientro presso il proprio domicilio, dimora o residenza. C’è l’autocertificazione e le sanzioni sono quelle articolo 4 del decreto-legge n.19/2020». Da domani in Lombardia e da venerdì per la Campania, per muoversi dopo le ore 23 servirà avere con sé il modulo compilato con le motivazioni ammesse che restano le medesime già viste nella fase 1 dell’emergenza Covid: lavoro, salute, “comprovata urgenza”, dunque restano escluse le motivazioni di “visite a congiunti” che emersero solo nell’autocertificazione nazionale dal 3 maggio in poi. Si dovrà dichiarare di essere a conoscenza delle misure di contenimento del coronavirus in atto, di non essere sottoposti alla quarantena e di non essere risultati positivi al Covid-19.



COPRIFUOCO IN LOMBARDIA E CAMPANIA: LE REGOLE

Risalgono i contagi, tornano le misure restrittive nelle Regioni e in Campania e Lombardia torna anche di “moda” l’autocertificazione per gli spostamenti: dopo le decisioni delle giunte De Luca e Fontana sulle nuove ordinanze per “frenare” la diffusione dei contagi (e il potenziale collasso ospedaliero, ndr), sono in arrivo i due provvedimenti nei quali verranno stabiliti regole e norme del “coprifuoco” notturno tra le ore 23 e le ore 5 cui i cittadini campani e lombardi dovranno sottostare nelle prossime settimane. Con essi, di conseguenza, ritornano in auge i moduli pdf che ogni cittadino dovrà compilare se avrà bisogno di uscire per motivi di salute o lavoro durante il range di orario del coprifuoco: in Lombardia il modulo dell’autocertificazione verrà reso noto sul portale della Regione a partire da oggi per poter permettere ai cittadini di scaricarlo e utilizzarlo da domani 22 ottobre, primo giorno di validità della nuova ordinanza Covid. Stop agli spostamenti e chiusura di tutte le attività tra le 23 e le 5, con motivazioni validi per l’uscita che restano lavoro, salute e “comprovata necessità”. Ieri la circolare del Viminale ai prefetti ha spiegato che nel momento in cui usciranno ordinanze regionali contenenti regime più severo, «si procederà a fornire indicazioni specifiche per i Prefetti delle province interessate». Questo significa che per il coprifuoco lombardo (come per quello campano) le Regioni forniranno le autocertificazioni ma potrebbero poi anche essere diffuse dal portale del Ministero dell’Interno, esattamente come avveniva in fase 1 con il “vecchio modulo” modificato ben 6 volte dopo ogni Dpcm.



NUOVA AUTOCERTIFICAZIONE: COSA CONTERRÀ

Nel modulo di autocertificazione, tanto per la Lombardia quanto per la Campania, dovranno essere specificate le proprie generalità e indicare per quale motivo ci si trova in giro oltre le 23 e prima delle 5: nel caso di lavoro, il modulo dovrà specificare il luogo della destinazione mentre per le “comprovate urgenze” bisognerà comunicare la durata dell’uscita e il motivo, oltre che la destinazione. Alle forze dell’ordine spetteranno i controlli, mentre è previsto – secondo le anticipazioni di Palazzo Lombardia – una certa flessibilità per chi rientra a casa da locali, bar e ristoranti: dopo le forti proteste dei commercianti sull’ennesima chiusura anticipata e impostagli, la Regione Lombardia si dice pronta a permettere l’uscita dai locali alle ore 23 lasciando però il tempo agli avventori e lavoratori di poter ritornare a casa, esibendo magari lo scontrino o la fattura per dimostrare di star provenendo da un locale anche se “fuori” orario del coprifuoco. Da ultimo, in Campania il Governatore De Luca aggiungerà un “dettaglio” nell’ordinanza (valida da venerdì 23 ottobre) che impone non solo divieto di spostamenti tra le 23 e le 5 ma anche l’obbligo di non spostarsi tra le diverse province, se non giustificati tramite autocertificazione per motivi di lavoro, sanitari, scolastici, socio-assistenziali, approvvigionamento di beni essenziali.

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