Un’autocertificazione anche per tornare in Italia. Lo prevede l’ordinanza dei Ministeri della Salute e dei Trasporti: chiunque arrivi in Italia con aerei, navi, treni o veicoli, «è tenuto a consegnare al vettore all’atto dell’imbarco una dichiarazione che, specifichi i motivi del viaggio, l’indirizzo completo dell’abitazione dove sarà svolto l’isolamento fiduciario». Vettori e armatori sono tenuti anche a misurare la temperatura dei passeggeri e dotarli di mascherine. Le disposizioni riguardano dunque anche gli italiani che sono ancora bloccati all’estero: una volta rientrati in Italia devono attenersi alle nuove misure introdotte. La Farnesina dall’inizio della crisi ha ricevuto 230mila chiamate e 1.500 mail di richiesta di assistenza di connazionali che vogliono rientrare. Finora quelli che lo hanno fatto sono tra 35mila e 40mila. L’ordinanza prevede di comunicare l’arrivo al Dipartimento di prevenzione dell’azienda sanitaria competente per territorio. Si è tenuti all’isolamento fiduciario per 14 giorni presso l’abitazione indicata sull’autocertificazione firmata consegnata all’atto dell’imbarco su aerei o navi. Stesse prescrizioni per chi rientra con mezzo proprio o privato.
AUTOCERTIFICAZIONE E SPOSTAMENTI, I CONTROLLI DELLE FORZE DELL’ORDINE
Intanto all’interno del territorio nazionale proseguono i controlli e le verifiche delle Forze di polizia per il contenimento della diffusione del Covid-19, applicando il nuovo regime sanzionatorio. Il Ministero dell’Interno a tal proposito dichiara che nella giornata di ieri sono state controllate 203.011 persone e 84.941 esercizi commerciali e attività. Invece dall’11 al 28 marzo 2020 sono state controllate in tutto 3.069.879 persone e 1.419.869 esercizi commerciali. Il Viminale fornisce anche i dati relativi alle persone sanzionate in via amministrativa per i divieti sugli spostamenti: ieri sono state 4.942. Le persone che invece sono state denunciate per false attestazioni nell’autocertificazione sono 142, mentre quelle denunciate per violazione della quarantena sono 49. Infine, il dato relativo agli esercizi commerciali che sono stati stanziati: sono 151, mentre 22 sono stati i provvedimenti di chiusura delle attività.
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