Il vicepresidente della Regione Lombardia, Fabrizio Sala, ha sottolineato ancora l’importanza di evitare spostamento, ricordando come nella città di Milano, grazie anche ai controlli possibili tramite le celle telefoniche, ci sia solo un 40% della popolazione che rispetta le regole di isolamento sociale. Ha spiegato Sala: “Rinnoviamo l’appello di stare in casa. Abbiamo attivato una tecnologia in collaborazione con le compagnie telefoniche di rete mobile. Fatto 100 la movimentazione della popolazione il 20 di febbraio, quando non c’era l’emergenza. Siamo purtroppo al 40 per cento e dall’altro ieri a ieri siamo anche aumentati. E’ necessario stare a casa il più possibile, il 40 per cento di persone ancora in movimento senza precauzioni non è un dato sufficiente per dirci che possiamo contenere nel miglior modo possibile il virus. Questi movimenti, tra l’altro, sono di persone che hanno cambiato cella telefonica, ovvero che si sono spostati per più di 300/500 metri“, dunque non si tratta delle solite passeggiate, ma di veri e propri spostamenti da una parte all’altra della città che rischiano di alimentare la circolazione del virus in maniera incontrollata. (agg. di Fabio Belli)



ONLINE IL PDF DEL NUOVO MODULO

Online e prontamente stampabile scorrendo la pagina il nuovo modello di autocertificazione coronavirus da mostrare alle forze dell’ordine in caso di controllo per attestare che l’uscita da casa è motivabile da ragioni di lavoro, motivi di salute o comunque seri, o in definitiva per andare in farmacia o fare la spesa. Ma cosa succede a chi tenta di fare il furbo e finisce per essere scoperto? Le violazioni possono portare a pene fino a 12 anni di carcere per concorso colposo in epidemia. Come riportato da Il Fatto Quotidiano, l’aggiunta rispetto alla prima autocertificazione prevede la controfirma da parte dell’operatore di polizia. Un passaggio necessario ad attestare che essa viene resa previa identificazione del dichiarante. Il cittadino, dunque, è esonerato dall’onere di allegare all’autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità. (agg. di Dario D’Angelo)



QUASI OTTOMILA DENUNCE FINO AD OGGI

Mentre qui sotto potete trovare comodamente il nuovo modulo per l’autocertifcazione Covid da portare durante gli spostamenti per evitare di incorrere in sanzioni (in versione pdf o digitale) il Ministero dell’Interno ha provveduto a rendere pubblico l’ultimo monitoraggio dei servizi di controllo dopo le misure respingenti emanate nei Dpcm degli scorsi giorni, aggiornati al 16 marzo (cioè ieri). Sono in tutto 172 mila le persone controllate nelle scorse 24 ore nei vari spostamenti in macchina e a piedi e ben 7890 quelle denunciate perché in possesso o di autocertificazione “non giustificata” o addirittura senza. 229 sono state invece denunciate per falsa attestazione su identità o motivi personali; sul fronte degli esercizi commerciali controllati, sono stati ben 97551 e tra questi 217 quelli denunciati per inottemperanza all’articolo 650, 22 quelli invece “sospesi” per la violazione dell’articolo 15 del decreto legge 14/2020.



IL NUOVO MODULO AGGIORNATO AL 17 MARZO

Importante direttiva di aggiornamento in arrivo dal Ministero dell’Interno: dalla giornata di oggi 17 marzo è stata integrato un nuovo modulo per gli spostamenti durante l’emergenza coronavirus. L’autocertificazione da compilare e scaricare resta la medesima se si eccettua un lieve ma importante cambiamento: il nuovo modulo, spiega il Viminale, «contiene una nuova voce con la quale l’interessato deve autodichiarare di non trovarsi nelle condizioni previste dall’art. 1, comma 1, lett. c) del D.P.C.M. 8 marzo 2020 che reca un divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti sottoposti alla misura della quarantena ovvero risultati positivi al virus “COVID-19”». Il nuovo modello disposto dal Governo prevede anche che l’operatore di polizia controfirmi l’autodichiarazione, «attestando che essa viene resa in sua presenza e previa identificazione del dichiarante. In tal modo il cittadino viene esonerato dall’onere di allegare all’autodichiarazione una fotocopia del proprio documento di identità». (agg. di Niccolò Magnani)

Scarica il nuovo modulo per autocertificazione spostamenti (link aggiornato al 17 marzo 2020)

I DUBBI SULLE SECONDE CASE

La domanda è ricorrente e il Governo ha dedicato una buona fetta del tema “spostamenti” sulle nuove FAQ in merito al Dpcm 11 marzo dal quale è resa obbligatoria in tutta Italia l’autocertificazione con tanto di modulo scaricabile: ci si può spostare verso la seconda casa? In linea generale è del tutto vietato perché non è considerato «motivo di necessità» per potersi allontanare dal proprio domicilio, ma vi sono come sempre delle eccezioni che sono state valute negli scorsi giorni dalle autorità. Come regola generale lo “stare a casa” impedisce di andare nella casa in montagna o al mare per “passare” la quarantena e dunque non è consentito come motivo compilato nell’autocertificazione: se però avvenisse un guasto ai tubi del gas o dell’acqua e qualsiasi circostanza che imponesse la presenza sul posto per valutare gli interventi, allora il “motivo di necessità” sarebbe soddisfatto e il modulo sarebbe certificato. Come sempre vale il concetto per cui il Decreto non può soddisfare tutti i dubbi, ma buon senso e necessità assieme possano dare una grossa mano in un momento di completa emergenza come quello che stiamo vivendo: qui trovate tutte le domande/risposte lanciate dal Governo nella sua nuova pagina FAQ. (agg. di Niccolò Magnani)

MODULO PDF, IL “NODO” STAMPANTE

Ma se a casa non si ha la stampante o peggio ci si è dimenticati il modulo per gli spostamenti, cosa bisogna fare? Nelle varie – e in continuo aggiornamento – direttive del Viminale sull’autocertificazione via pdf (lo ripetiamo, l’unico modo ad oggi per poter uscire di casa senza incorrere in sanzione) si rispondono anche a queste semplici ma determinanti questioni “logistiche”: se non è possibile scaricare il modulo e quindi compilarlo, si può in alternative copiare il testo a mano (non è una fake news, rimane pur sempre una autocertificazione). Ad ogni eventualità, se non si ha la possibilità di stampare o compilare il documento a casa e non si ha la versione “fai da te” sarà comunque possibile fare una dichiarazione verbale alle forze dell’ordine (nel caso in cui si verrà fermati, ovviamente). Così vale ovviamente anche se ci si è dimenticati di portarsi addietro il modulo per gli spostamenti: oltre all’app digitale, è comunque possibile mostrare l’autocertificazione anche su smartphone tramite i documenti in Pdf salvati in Adobe Acrobat Pro DC. Per poterlo compilare, segnala il Corriere Tecnologia, «è sufficiente la Suite di Microsoft Office, che permette di trasferire il Pdf in formato Word». Oppure smanettare sul web per trovare programmi simili di “modifica” e “firma” di un modulo Pdf è sempre un’ottima idea per nulla invalida. (agg. di Niccolò Magnani)

IL DOPPIO CONTROLLO

Non si può uscire di casa se non per validi motivi. Questa è la regola primaria da rispettare durante l’emergenza Coronavirus. Per questo è stato predisposto un modulo per l’autocertificazione. Chi ha reale necessità di uscire deve mostrarla durante i controlli. Per il momento le limitazioni agli spostamenti, che sono le stesse in tutta Italia, sono in vigore dal 10 marzo e valide fino al 3 aprile 2020. Al momento non ci sono notizie riguardo eventuali proroghe, perché evidentemente si sta ancora monitorando la situazione: serve tempo per capire se tali restrizioni producono effetti positivi sul contenimento dell’epidemia. Il controllo delle Forze dell’ordine, inoltre, non si limita a quello in strada: la veridicità delle dichiarazioni sarà oggetto infatti di controlli successivi. La violazione delle prescrizioni è punita con l’arresto fino a tre mesi o con l’ammenda fino a 206 euro, secondo quanto previsto dall’articolo 650 del codice penale sull’inosservanza di un provvedimento di un’autorità.

AUTOCERTIFICAZIONE PDF, MODULO SPOSTAMENTI: CAOS JOGGING

Si possono configurare più gravi ipotesi di reato, e quindi pene più severe possono essere comminate a chi non rispetta le regole. Intanto si continua a discutere sull’attività motoria all’aperto. «Lo sport e le attività motorie svolte negli spazi aperti sono ammessi nel rispetto della distanza interpersonale di un metro. In ogni caso bisogna evitare assembramenti», è scritto nella FAQ del Ministero dell’Interno. Allo steso tempo però si invitano le persone a limitare questa attività, che non sono fondamentali, e a restare a casa. E questo crea confusione. BlogSicilia ha sollevato il caso di una persona denunciata a Mondello perché stava facendo jogging, formalmente perché era troppo distante da casa. Ma il decreto non stabilisce quali distanze siano consentite e quali invece non lo siano, motivo per il quale non è perfettamente chiaro questo aspetto. D’altra parte, considerando che non si tratta di una necessità, si ribadisce l’invito a restare a casa e ad uscire solo nei casi previsti dal decreto, portando con sé l’autocertificazione.

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