L’energia rinnovabile non goduta dall’autoconsumo ma venduta al GSE è oggetto di tassazione? Questa è la domanda che sorge spontanea a fronte del rapporto tra il Gestore dei servizi energetici e le Comunità Energetiche Rinnovabili.
A chiarirne gli aspetti fiscali è la risoluzione 37/E del 22 luglio 2024 che stabilisce l’obbligo della GSE di pagare i corrispettivi alla CER laddove l’energia accumulata grazie a quest’ultima non venga destinata all’autoconsumo.
Autoconsumo energia rinnovabile: come viene tassata la vendita
L’autoconsumo da energia rinnovabile (come il sistema solare) è stato introdotto dal Governo e inserito nel piano per ridurre il più possibile le emissioni inquinanti. Ma se da un lato è giusto porre attenzione ad una produzione efficiente, dall’altro aspetto dobbiamo evitare di disperdere inutilmente energia.
A tal proposito i piccoli produttori hanno la possibilità di poter vendere l’energia in eccesso e ricavarne un introito. E sul percepito qual è la tassazione da dover prendere in considerazione?
Grazie ad una normativa agevolativa le Comunità Energetiche e secondo l’articolo 3 c. 1 d.m. n. 414/2023, possono godere di una tariffa vantaggiosa e incentivante per durata medio lunga (circa vent’anni).
Come previsto dall’articolo 31, comma 1 del Decreto legislativo 199/2021 le CER possono dividere il contributo (parzialmente o totalmente) e la tariffa ai membri appartenenti a loro stessi, ottenendo dei benefit economici differenti dai profitti.
Tassati ai fini Ires
A fornire una risposta al contribuente curioso di conoscere la tassazione sulla vendita dell’energia rinnovabile che eccede quella da autoconsumo è l’interpello numero 37 del 2022 dell’Agenzia delle Entrate che sostiene:
I proventi derivanti dalla vendita di energia concorrono a formare la base imponibile ai fini IRES, essendo gli stessi riconducibili allo svolgimento di attività commerciale, sebbene effettuata in forma non abituale.
Dunque la tassazione va applicata perché tale operazione si configura come “redditi derivanti da attività commerciali non esercitate abitualmente“.