Il progetto dell’autonomia differenziata è entrato ufficialmente nella sua seconda fase, dopo l’approvazione da parte del Senato, di un iter che sarà piuttosto lungo ed articolato, oltre che complicato. Ma mentre il testo viene approvato, sembra che i cittadini italiani siano sempre meno favorevoli al disegno di legge, con un calo di quasi 10 punti percentuali rispetto ad appena 2 mesi fa (ovvero dicembre) e che è sempre più evidente soprattutto nel Sud e nelle Isole.



Non è d’altronde una novità che le regioni del Sud sono preoccupate per l’autonomia differenziata, temendo che comporterà minori risorse da parte dello Stato e un conseguente, ovvio, calo delle prestazioni sociali. Solo recentemente, mentre il testo era in discussione, il governatore della Campania Vincenzo De Luca, ha raccolto un gruppo di 700 sindaci contrari al disegno, che hanno portato la loro voce a Roma. Forse anche questi scontri, oltre che quelli promossi dalle opposizioni, hanno peggiorato l’opinione pubblica sull’autonomia differenziata, ma non è dato saperlo. Di certo c’è che il testo, quando completerà il suo iter, potrebbe far felici solo le regioni del Nord-Est e parzialmente (salvo nuovi cali) anche quelle del Nord-Ovest.



Il sondaggio Demos sull’autonomia differenziata

A condurre l’ultimo sondaggio sull’autonomia differenziata è stato l’istituto di ricerca Demos, per conto di Repubblica, che ne ha pubblicati gli esiti. A livello generale, attualmente, solo il 44% dei cittadini è favorevole all’autonomia, rispetto al 50% che venne rilevato lo scorso dicembre. Come anticipato, il testo piace soprattutto nel Nord, con un 54% di cittadini favorevoli nelle regioni dell’Ovest e il 64% in quelle dell’est (unico dato in aumento rispetto a dicembre, dell’1%).

Scendendo nel Centro e, soprattutto, nel Sud e nelle isole, l’autonomia differenziata, invece, è bocciata dalla stragrande maggioranza dei cittadini. Nel Centro Nord solo il 45% dei cittadini è favorevole (pari a dicembre), mentre solo il 30% lo è nel Centro Sud (rispetto al 38%) e il 31% tra Sud e Isole (a dicembre era il 43%). Il calo delle preferenze è stato, solo tra dicembre e febbraio, del 6%, mentre tra settembre e dicembre si è registrata una diminuzione mensile di circa l’1%. Neanche a dirlo, l’autonomia differenziata è approvata soprattutto dagli elettori di Lega (72%), Fratelli d’Italia (71%) e Forza Italia (60%). Differentemente, non piace affatto agli elettori del M5S (30% favorevole) e del Pd (25%).