PD E M5S ATTACCANO IL CENTRODESTRA PER LA RIFORMA DELL’AUTONOMIA DIFFERENZIATA: MA ERANO I PRIMI A SOSTENERLA ANNI FA…

La riforma dell’Autonomia differenziata è legge neanche da una settimana e gli appelli di sinistra, Pd e Movimento 5Stelle sono tutti volti a definire il ddl Calderoli una sciagura, una rovina per il Paese, uno «spacca Italia» e ancora una legge «a rischio di costituzionalità». Mentre dem e 5Stelle si appellano al Quirinale per rimandare il testo dell’Autonomia alle Camere, ha gioco semplice il Centrodestra nel rispondere agli attacchi mostrando quanto solo qualche anno fa andavano dicendo diversi autorevoli esponenti Pd e M5s proprio in merito alla validità del progetto di Autonomia differenziata tra Stato e Regioni.



Si scopre così che da Bonaccini a De Luca, da Emiliano agli stessi grillini, il progetto di una riforma che completasse il Titolo V del Centrosinistra avviato nel 2001 non solo era accettato ma addirittura caldamente proposto. Oggi invece il Presidente dei Senatori Pd Francesco Boccia sul “Corriere” sottolinea come il ddl Calderoli «spacca l’Italia e non rispetta molti articoli della Costituzione. E anziché attuare tutto il Titolo V attua solo il comma 3 dell’articolo 116: l’ossessione leghista per il portafogli!». Contro l’unità nazionale e contro il principio di sussidiarietà: questo dicono oggi da Schlein a Boccia, da Bonaccini ad Emiliano, nel condannare l’Autonomia differenziata. Ma “ieri” cosa dicevano?



BOCCIA, EMILIANO, DE LUCA, BONACCINI E PURE I 5STELLE: ECCO COSA DICEVANO SULL’AUTONOMIA

«L’autonomia differenziata è una opportunità prevista dalla nostra Costituzione che noi vogliamo cogliere. Abbiamo avvertito bene il rigurgito centralista in questi anni, anche nel mio partito, soprattutto da quella parte della politica che si è misurata poco con i problemi concreti della pandemia»: era il 2022 e il Presidente di Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini, nonché futuro presidente del Pd, sosteneva la bontà della riforma autonomista come del resto già sostenuto a suo tempo durante i referendum di Lombardia e Veneto del 2018. Oggi invece rileva che il ddl Calderoli sia un progetto in grado di «spaccare il Paese».



Ancora più drastico di Bonaccini è il Presidente della Puglia, il dem Michele Emiliano: intervistato dopo il via libera della Camera alla legge sull’Autonomia da Tagadà su La7 il Governatore pugliese ritiene che il ddl del Centrodestra «porterà a 20 regolamenti diversi in materie essenziali. Loro credono che così si stimolino i “pelandroni” del Sud, ma non è così». Appena qualche anno prima, come mostra il video riportato dal giornalista Fabio Dragoni, Emiliano specificava come «tutte le regioni dovrebbero chiedere l’Autonomia differenziata, lo Stato centrale è inefficiente e serve aumentare il potere delle Regioni tra quelle più e quelle meno efficienti che porti all’uguaglianza di poteri».

Emiliano lamentava come il Centrosinistra fosse confuso sul tema dell’Autonomia, spingendo per approvare quel progetto: oggi le idee sono “lievemente” cambiate, come dimostrano gli appelli politicamente “schizofrenici” di Vincenzo De Luca dalla Campania (prima a favore, oggi contro) e le bocciature nette dello stesso Boccia: l’ex Ministro dem pochi anni fa sosteneva l’Autonomia – come dimostra ancora il video pubblicato dai social di Fratelli d’Italia – come necessaria per il Paese, con lui anche il Governatore della Toscana Giani, l’ex sindaco di Bergamo Giorgio Gori e l’ex Governatore del Piemonte Sergio Chiamparino. Tutti membri importanti del Pd che sotto Governi con colori diversi da quello attuale spingevano per l’Autonomia: oggi è tutto cambiato, come dimostra infine il programma di un’altra componente del Centrosinistra, il M5s di Giuseppe Conte. Nel programma di Governo del M5s per il 2019 si leggeva esplicitamente la necessità dell’Autonomia differenziata istituendo i LEP (livelli essenziali di prestazione) per tutte le Regioni in modo da garantire gli stessi livelli di qualità dei servizi per i cittadini: è di fatto quanto contenuto nella riforma approvata dal Centrodestra, eppure oggi è un “pericolo per l’Italia”, ieri era una “soluzione necessaria”. Guardare i video qui sotto per credere…