Dietrofront sull’autonomia differenziata, il voto slitta a settembre. Come riportato dal Messaggero, il ddl del ministro Calderoli non è più prioritario nel nuovo calendario del Senato. Prima si voteranno due proposte di legge delle opposizioni contro il progetto spinto dalla Lega, ma c’è anche un altro tema che da giorni tiene banco in Commissione Affari Costituzionali.



Il riferimento è al rifiuto del presidente del Comitato Clep Sabino Cassese di riferire sui lavori dell’organismo che presiede. “Abbiamo chiesto con una lettera la convocazione di Cassese e abbiamo chiesto di votare un ordine del giorno per acquisire tutti gli elementi in possesso del Clep”, spiega il senatore Dem Andrea Giorgis, “ma fino ad oggi non abbiamo avuto risposte e conosciamo solo quello che trapela sui giornali dei lavori di questo Comitato”. Così il Presidente dei Senatori del Pd, Francesco Boccia: “Da tempo avevamo chiesto, e lo ribadivamo nel testo della mozione, di audire il Presidente o un membro del Clep per capire su quali parametri costruire i livelli essenziali delle prestazioni. Questo ci è stato ancora una volta negato”.



Autonomia, voto slitta a settembre: le reazioni

Il dibattito sull’autonomia differenziata è aperto. Intervistato dal Messaggero, il governatore della Basilicata Vito Bardi ha chiesto di lasciare fuori la scuola: “Le materie richieste sono tante, bisogna fare una selezione. Dubito che tutte le regioni siano pronte a gestire tutte le competenze richieste. La scuola, come hanno dimostrato i test Invalsi, fotografa una differenza Nord-Sud preoccupante, che richiederebbe un intervento forte da parte dello Stato centrale. Mi faccia anche dire che i giovani lucani hanno i miglior risultati del Sud ai test Invalsi”. La riforma dell’autonomia differenziata comporterebbe gravi rischi per il Sud secondo Michele Emiliano, presidente della Puglia: “Siamo al vecchio progetto di federalismo fiscale? Sì. Nel frattempo il Nord tratterebbe sul suo territorio il gettito fiscale realizzando il suo sogno di sempre: smettere di contribuire alla finanza generale. Secondo me i rischi per il sud sono gravissimi”.

Leggi anche

Wagenknecht: "BSW non è né destra né sinistra"/ "Vogliamo giustizia e meno migranti, green e woke"