La nascita del Governo M5s-Pd ha rallentato il dossier autonomia e non mancano i botta e risposta tra i governatori in quota Lega e la maggioranza giallorossa. Luca Zaia e Attilio Fontana, rispettivamente presidente di Regione Veneto e di Regione Lombardia, hanno messo nel mirino Barbara Lezzi e Giuseppe Provenzano, ministri del Sud del Conte I e del Conte II. Zaia ha parlato senza filtri di asse del no tra grillini e dem: «Oggi ci viene rivelata appieno non solo la sostanza della nuova alleanza consolidata tra PD e 5Stelle, ma anche la continuità tra Barbara Lezzi e Giuseppe Provenzano a scapito delle legittime richieste di autonomia». Il Governatore del Veneto fa riferimento ai famosi 180 milioni di euro dei fondi nazionali del 2000-2006 mai spesi dal Governo, riprendendo le dichiarazioni di Provenzano secondo cui l’autonomia è stata fermata proprio dall’ex ministro pentastellato.



SCONTRO TOTALE LEGA-GOVERNO GIALLOROSSO

«L’autonomia è scolpita nella Costituzione e la faremo, però vogliamo farla così com’è scritta nella costituzione: non la si decide su un territorio o un altro, ma insieme e rispettando la Costituzione. E la Costituzione va letta bene», il commento di Francesco Boccia ai microfoni di Radio uno, con il ministro per gli Affari Regionali che ha sottolineato: «L’autonomia non puo’ essere un progetto unidirezionale. Se costruiamo un modello che fa dei livelli essenziali il primo punto e non l’ultimo forse ci capiamo». Non è tardata ad arrivare la replica di Attilio Fontana, governatore della Lombardia: «Il Ministro Boccia poi continua a interpretare la Costituzione a suo piacimento: se chiediamo 23 materie siamo cattivissimi; se ne chiediamo 20, forse siamo solo antipatici; se poi ci fermiamo a 15 siamo buoni (a patto di non esagerare con le funzioni che si vogliono trasferire). Secondo lui, non bisogna fare l’autonomia territorio per territorio. Bene, ma la Costituzione parla di autonomia differenziata», le sue parole su Facebook.



Leggi anche

Sondaggi politici 2024/ Astensione 44% ‘doppia’ FdI: Pd 22%, Lega +2% su AVS. Crolla fiducia nel campo largo