Autostrade per l’Italia ha replicato al ministero dei trasporti e delle infrastrutture in merito al report dello stesso in cui viene sottolineato come ben 200 gallerie autostradali siano a rischio. “L’adeguamento degli impianti nelle gallerie gestite da Aspi e citate dal rapporto del Consiglio dei lavori pubblici – la nota di Aspi, pubblicata da Quotidiano.net – è in corso nel 90% dei casi (in alcuni già concluso), mentre per il restante 10% sono in corso le gare d’appalto per l’aggiudicazione dei lavori”. Autostrade per l’Italia ci tiene inoltre a precisare che durante il mese di aprile 2019, la stessa azienda aveva già fatto sapere al Mit l’elenco di tutte le misure adottate per adeguare le gallerie alla normativa europea del 2004. Aspi, infine, sottolinea come gli interventi previsti non riguardino la sicurezza strutturale delle gallerie ma “consistono nell’installazione di sistemi idrici, nella realizzazione di canali di scolo a bordo carreggiata, nell’illuminazione di aree di evacuazione, nell’implementazione di canali radio”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
AUTOSTRADE, DOSSIER DEL MIT: “200 GALLERIE A RISCHIO”
Un dossier del ministero delle infrastrutture, ha sottolineato come siano ben 200 le gallerie a rischio sulla tratta autostradale italiana, da nord a sud della penisola. E’ questo quanto emerso dal report realizzato dal Consiglio dei Lavori pubblici, organo tecnico del Mit, poi inviato alla direzione dello stesso ministero, ad Autostrade per l’italia, ai Provveditorati dell’Opere pubbliche, e ai Vigili del fuoco. Il report parlava di 105 gallerie a rischio, con l’aggiunta di altre novanta gestite da altre società diverse da Aspi, per un totale appunto di circa 200. Come riferisce l’edizione di Repubblica, che ha appunto pubblicato il report emerso fra i file dell’indagine sul crollo del Morandi, tutti i tunnel superiori ai 500 metri presentano pericoli di incidenti o crolli, in quanto soggetti a infiltrazioni d’acqua, mancano sistemi di sicurezza nonché vie di fuga e corsie di emergenza, non vi è videosorveglianza, sensori di fumo, ecc ecc.
AUTOSTRADE, DOSSIER Mit INVIATO IL 7 NOVEMBRE SCORSO: ERA STATO RECEPITO?
Le gallerie non rientrerebbero quindi nella normativa europea numero 54 del 2004, circa i requisiti minimi di sicurezza che devono avere i tunnel stradali. Il dossier commissionato dal Ministero dei trasporti e delle infrastrutture, come riferisce TgCom24.it, è ora agli atti dell’indagine che è stata aperta a seguito del crollo nella galleria Bertè, sull’autostrada A26, avvenuto lo scorso 30 dicembre, e dove fortunatamente non sono rimasti coinvolti automobilisti. In quell’occasione caddero al sulo ben due tonnellate e mezzo di cemento “che avrebbero potuto fare un’altra strage come il Ponte Morandi”, le parole del procuratore capo Francesco Cozzi. La lettera dell’organo tecnico del Mit, era stata inviata il 7 novembre del 2019, quindi quasi due mesi prima rispetto all’episodio suddetto. I magistrati vogliono capire se il monito del ministero sia stato accolto o meno.