Ci sono eventi di cronaca che nella vita di tutti noi segnano un momento indelebile: quando sono cadute le torri gemelle , quando fu rapito e poi ucciso Aldo Moro, oppure quando è caduto il ponte Morandi e ciascuno di noi ha pensato a quante volte ha percorso quella strada che è ceduta sotto alle ruote delle autovetture che stavano transitando, tutti ricordano di quei morti e tutti ricordano come il ponte Morandi dopo pochissimo tempo sia stato rimesso in piedi, con un altro progetto e tanta voglia di iniziare . E soprattutto si tratta di un ricordo indelebile per l’azienda Autostrade.
Autostrade: Tomasi “21 miliardi per ripartire dalla sicurezza”
A riferirlo è proprio Roberto Tomasi, manager interno che è stato il direttore Grandi opere di Aspi e in quella veste aveva diretto il completamento dell’Adriatica e l’apertura della Variante Valico.
A La Stampa, Tomasi riferisce che la stessa azienda, la società Autostrade appunto, ha tenuto a fare chiarezza per poter ripartire e mettere “al primo posto l’impegno per la sicurezza”.
Ed è per questo che il nuovo piano dell’azienda conta circa 21 miliardi di investimenti per le manutenzioni e l’ammodernamento della rete autostradale e per la messa in atto delle nuove opere come la Gronda oppure il Passante di Bologna.
Autostrade: la rete autostradale italiana è “la più vecchia d’Europa”
Ormai la rete autostradale italiana è obsoleta, e sottolinea come il 56% di questa rete sia stato realizzato prima degli anni settanta. In Spagna, Francia e Germania le grandi opere sono state realizzate per l’85% dopo gli anni 70.
Oltre ciò si aggiunge anche che, a causa della morfologia territoriale del nostro paese, il 25% di questo è costituito da ponti e gallerie, rispetto ad una media europea che supera di poco il 3%. La Liguria detiene il primato di tutto questo nonostante sia la regione con un maggior rischio idrogeologico.
Il manager sottolinea che quel nuovo codice degli appalti, i tempi potrebbero ridursi, ma per quanto concerne la Gronda ci vorranno circa 10 anni, in questo caso però Genova cambierà volto. Per quanto riguarda le altre opere queste potrebbero necessitare di almeno cinque anni.