Si avvicina il Natale ed è già allarme spreco alimentare: ogni anno infatti capita di ritrovarsi in cucina con avanzi per un menu troppo abbondante. Ma noi siamo già pronti a darvi dei consigli per evitare che si accumuli cibo che poi finisce nella spazzatura. Basta qualche strumento e un po’ di attenzione per rendere le festività più sostenibili. Il primo consiglio è prevenire: passate in rassegna la dispensa e controllate cosa avete in casa. Organizzate quindi il menu scegliendo ricette che vi permettano di consumare i cibi già acquistati e comprare solo ciò che è necessario. Per questo è importante pensare a cosa mangiare per il pranzo di Natale 2019 con qualche giorno di anticipo. Pensate anche alle quantità in base agli invitati, fate spazio in frigo per gli avanzi, così anziché buttarli tra i rifiuti li consumate nei giorni successivi, oppure congelateli per riutilizzarli in seguito. Fatevi aiutare anche dalle app: ce ne sono molte che permettono di scambiare gli avanzi con altri utenti della stessa città. Ma potete anche donare gli avanzi di cibo a vicini, amici, parenti e soprattutto associazioni che aiutano persone in difficoltà.



AVANZI PRANZO DI NATALE: SPRECO ALIMENTARE PROBLEMA ANCHE AMBIENTALE

Quando arriva Natale si tende a comprare, accumulare e cucinare più di quanto realmente si mangia. La naturale conseguenza è che così si creano sprechi e avanzi di cibo. La conferma arriva dai dati di “Diari di famiglia” del progetto Reduce, condotto dal Ministero dell’Ambiente e dall’Università di Bologna. Circa 12 miliardi di euro di cibo ogni anno finisce nella spazzatura senza essere consumato. Ma lo spreco alimentare non è solo un problema etico, economico e sociale, bensì anche ambientale. Le enormi quantità di cibo non consumato contribuiscono al riscaldamento globale e alle carenze idriche. Si innalza dunque il livello di inquinamento: ogni tonnellata di rifiuti alimentari produce 4,2 tonnellate di CO2. Sprechi e avanzi rientrano in un fenomeno che è stato sottostimato a lungo. Per il pranzo di Natale i negozi alimentari vengono “svaligiati” e il problema si aggrava. Secondo una stima, a Natale gli italiani butteranno oltre 500mila tonnellate di cibo, quindi circa 80 euro a famiglia andranno in “gloria”.



SPRECO PRANZO DI NATALE, CIBO NELLA SPAZZATURA?

I numeri sugli avanzi sono allarmanti. Si calcola che circa il 5 per cento dei cibi acquistati durante le feste di Natale venga buttato tra i rifiuti. Nella spazzatura finiscono soprattutto frutta e verdura, avanzi dal pranzo di Natale accantonati a favore di cibi più sostanziosi. Discorso diverso nel mondo della ristorazione: gli sprechi per il pranzo di Natale sono contenuti. In caso di cibo non consumato il 91,8 per cento dei locali è attrezzato per permettere l’asporto a casa. A fronte di tutte queste informazioni, e tenendo conto della battaglia contro la crisi climatica che quest’anno è finita sotto i riflettori, si può fare qualcosa già a Natale, per poi proseguire così per il nuovo anno e gli altri a seguire. Quella del Natale è una delle feste più celebrate nel mondo con pasti sontuosi, luci accese ovunque, scambio di doni e alberi addobbati. Ma può diventare anche l’occasione giusta per acquisire più consapevolezza riguardo l’importanza delle pratiche sostenibili. Puntate sulla sensibilità ambientale per ridurre sprechi e avanzi. La prevenzione è importante anche in questo ambito.

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