Avatar 2, le accuse verso James Cameron

Dure accuse nei confronti di James Cameron, regista di Avatar 2, verso il quale è stato puntato il dito per “appropriazione culturale e razzismo” da alcuni critici. Secondo Newsweek, il regista di “Avatar 2: The Way of Water” si sarebbe appropriato di concetti, storia e immagini delle culture dei nativi americani e indigeni per il film appena uscito al cinema, sequel della pellicola del 2009 “Avatar”. La trama parla di colonizzatori che cercano di annettere il territorio dei nativi: è stata la diminuzione di risorse sulla Terra a costringere l’umanità ad allontanarsene e a cercare nuovi pianeti.



Come sottolinea la rivista statunitense, il cast di Avatar 2 è quasi interamente bianco con l’eccezione di Cliff Curtis, che è di origini Maori, e Zoe Saldaa, un’attrice nera. Questo è uno dei motivi per i quali il regista è stato accusato di razzismo, anche dall’influencer nativa americana Yuè Begay, che si è espressa contro il film. Begay, co-presidente di Indigenous Pride LA, ha twittato: “NON guardate Avatar: The Way of Water”, aggiungendo che vi è stata “appropriazione delle culture indigene in modo dannoso” per soddisfare il “complesso salvatore” di un uomo bianco.



Avatar 2, si riaccendono le polemiche

La co-presidente di Indigenous Pride Yuè Begay ha anche fatto riferimento a un’intervista di Cameron del 2010 che è stata pubblicata su The Guardian nella quale Cameron aveva parlato della visita allo Xingu brasiliano in Amazzonia e di come il primo Avatar sia stato ispirato dai nativi americani. “Questa è stata una forza trainante per me nella scrittura di Avatar. Non ho potuto fare a meno di pensare che se loro avessero avuto una finestra temporale e avessero potuto vedere il futuro… Avrebbero potuto vedere i loro figli suicidarsi, il più alto tasso di suicidi della nazione… Poiché erano senza speranza ed erano una società senza uscita e avrebbero combattuto molto più duramente”, aveva spiegato il regista.



Inoltre, in seguito al debutto del primo Avatar, è stato coniato il termine “faccia blu”, utilizzato al pari di “faccia nera” o “faccia gialla”. Cameron ha riconosciuto esplicitamente che il racconto era basato sulla storia indigena. Dopo l’uscita di Avatar 2, si riaccendono le critiche in merito alle presunte accuse di razzismo.