Arrivano buone notizie sui primi accertamenti dell’Arpa sull’incendio nella fabbrica di batterie registrato ieri ad Avellino. «Tutti bassi entro i limiti, non si vede nessun picco»: come evidenzia Ottopagine, i primi dati dell’Arpac rivelano che non ci sarebbe un allarme nube tossica. Nessuna preoccupazione al momento, ma sarà necessario attendere i rilievi delle prossime ore, che forniranno un quadro completo della qualità dell’aria. Per preoccupazione oggi sono rimaste chiuse scuole, manifestazioni pubbliche e mercati. Da chiarire, inoltre, la natura del violento rogo di Pianodardine: non è esclusa l’ipotesi dolo, anche se la Procura avellinese frena per il momento. Il procuratore aggiunto Vincenzo D’Onofrio ha evidenziato che «al momento non è ancora possibile capire quali siano state le cause del rogo». Smentiti possibili collegamenti con il rogo di Battipaglia: attese novità a stretto giro di posta. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



INCENDIO FABBRICA AVELLINO, SOSPESA RACCOLTA RIFIUTI

La situazione ad Avellino e nelle zone limitrofe risulta essere particolarmente delicata in seguito all’incendio divampato nella giornata odierna presso la fabbrica di batterie e che ha provocato una spaventosa nube tossica. Come riferisce LabTv, Irpiniambiente, la società che si occupa della raccolta dei rifiuti, in seguito all’incendio violento ha comunicato come agirà nelle prossime ore e ha lanciato un appello ai residenti delle zone coinvolte: “A seguito del rogo di Pianodardine, a partire da questa sera e fino a prossima comunicazione, le raccolte sono sospese, a seguito della chiusura dell’impianto Stir disposto dalle autorità sanitarie. Pertanto si chiede ai cittadini dei comuni irpini di non depositare i rifiuti in strada a partire da questa sera, venerdì 13 settembre e fino a prossima disposizione”. La prefettura sta continuando a monitorare la situazione in collaborazione con i tecnici dell’Arpac ma al momento, spiega Medianews24, non dovrebbero esserci pericoli imminenti per la città. (Aggiornamento di Emanuela Longo)



ARIA IRRESPIRABILE, NUBE NERA SULLA CITTÀ

Ore di tensione ad Avellino per la violenta esplosione registrata nella Ics, fabbrica che produce batterie per auto, seguita da un incendio che si è sviluppato rapidamente nel giro di poco tempo. Una coltre di fumo nero si sta dirigendo verso la città, complice un vento fortissimo, con le amministrazioni locali che hanno invitato i residenti a non uscire di casa, a tenere chiuse finestre e porte. L’aria è irrespirabile e sono ancora in corso le operazioni di spegnimento, come evidenziato da Iandolo Pellegrino, capo reparto dei vigili del fuoco: «Il pronto intervento ha permesso di abbassare le temperature e le fiamme, limitando i danni. L’aria è irrespirabile, è consigliabile rimanere in casa: stiamo ricevendo decine di telefonate e stiamo tranquillizzando la popolazione, dando consigli su come agire». Pellegrino spiega ai microfoni de La vita in diretta che «qualche abitazione è stata fatta evacuare a scopo cautelativo per la vicinanza delle fiamme e dei fumi, ma la situazione è sotto controllo con le fiamme in via di estinzione». Sul posto anche i massimi dirigenti dell’Arpa, che stanno valutando i fattori sicurezza e salute per la cittadinanza. Da chiarire, inoltre, la natura del rogo. (Aggiornamento di Massimo Balsamo)



AVELLINO, NUBE TOSSICA: “STATO D’EMERGENZA”

Paura ad Avellino in seguito ad una violenta esplosione e conseguente incendio all’interno di una fabbrica che si occupa della produzione di batterie per auto. E’ avvenuto presso la Igs di Pianodardine, nella zona industriale della città ed attualmente, come spiega TgCom24, sono al lavoro i vigili del fuoco al fine di mettere il sito in sicurezza. Al momento non è possibile escludere con assoluta certezza la presenza di vittime e/o feriti. A spaventare è però una densa nube tossica che si è innalzata avvolgendo l’intera città, al punto da spingere il prefetto a dichiarare lo stato di emergenza e convocare d’urgenza il Centro Coordinamento Soccorsi. La paura ha chiaramente coinvolto i residenti che via social stanno condividendo i loro timori alla luce del fumo denso e nero e delle fiamme alte provocate dal grave incendio. “Cosa stiamo respirando? Diossina?”, è la domanda di molti residenti sul gruppo Facebook “Non sei irpino se…”. La paura cresce anche in vista di una stazione di servizio vicina all’area interessata dall’incendio.

AVELLINO, ESPLOSIONE E INCENDIO IN FABBRICA: PAURA PER NUBE TOSSICA

Oltre allo stato di emergenza proclamato dal prefetto di Avellino, Maria Tirone, in seguito al grave incendio che si è sviluppato nella fabbrica che produce contenitori di plastica per batterie, il Centro Coordinamento Soccorso è intervenuto per far fronte all’eventuale emergenza inquinamento prodotto dalla nube tossica che si è inevitabilmente diffusa. I tecnici dell’Arpac stanno monitorando costantemente la situazione mentre le aziende limitrofe sono state fatte evacuare d’urgenza. L’area è stata isolata dai carabinieri mentre sul posto sono giunte diverse squadre dei Vigili del fuoco (sarebbero circa un centinaio gli uomini attualmente impegnati nelle operazioni). I sindaci dei vicini Comuni hanno invitato la popolazione, in via precauzionale, a restare in casa e a non aprire le finestre. La situazione è considerata ad alto rischio nonostante l’incendio sia stato circoscritto e attualmente sarebbe sotto controllo.