Ha confessato la mamma della ragazza di Aiello del Sabato (Avellino) segregata in casa per tre anni, confermando di averla tenuta legata e incatenata al letto. «Non sempre stava legata… La scioglievo un paio di volte a settimana… Le dicevo: ora ti sciolgo, vedi tu, comportati bene… Però dovevi tenere sempre gli occhi aperti, voleva fuggire», ha raccontato agli inquirenti. Durante l’interrogatorio in carcere la mamma aguzzina ha confermato ciò di cui viene accusata. Era stata la sorella a denunciare tutto, portando come prova le foto delle violenze, dalle catene alle foto delle caviglie gonfie e segnate, fino a quelle che mostravano le condizioni disastrose in cui viveva la sorella.
«Ma non sono mai andata a vedere… Però ultimamente la lasciavo più larga, sceglieva lei. Le dicevo: va bene così o è stretto? Per non farle male, capisce?». Legata alle scale o alla rete del letto, chiusa in stanza, con un secchio per fare i bisogni, un pasto al giorno con i resti della famiglia, da mangiare in piedi perché si faceva la pipì addosso. «Tutti avevano paura di me, perché in casa comando io», ha raccontato la donna ai carabinieri.
LA CONFESSIONE CHOC DELLA MAMMA AGUZZINA
La ragazza di 21 anni tenuta segregata per tre anni aveva anche tentato il suicidio con le medicine della nonna. «Per me stava bene, io vedevo che stava bene», ha proseguito la mamma aguzzina di Avellino nel racconto ai carabinieri. Ha ammesso di averla frustrata con il cavo della televisione perché aveva preso il cellulare della zia, inoltre ha ammesso di averle spento una sigaretta sul seno dopo una lite. «Non mi ha mai chiesto mamma slegami». Agli altri figli affidava il compito di tenerla d’occhio, invece il marito si sarebbe ribellato solo una volta. «Avevano paura che li cacciassi di casa», ha spiegato lei. «Ho sempre detto a mia moglie di slegarla, ma lei mi minacciava. Se parlavo mi cacciava, io dove andavo con i bambini?», ha raccontato invece il papà della ragazza segregata davanti al giudice. Ma una parente ha lamentato il fatto che nessuno ha denunciato, altrimenti lo avrebbero aiutato.