Michele Misseri torna a parlare dopo l’intervista a La Stampa in cui ha ammesso di aver ucciso la nipote Sarah Scazzi per un impulso sessuale: lo fa a Quarto Grado, ribadendo che la moglie Cosima Serrano e la figlia Sabrina Misseri, entrambe condannate all’ergastolo, sono in realtà innocenti. “Io non parlo più, perché tutto quello che ho detto è stato fumo“, esordisce ai microfoni dell’inviato che lo ha raggiunto ad Avetrana. Parla anche del fioraio Giovanni Buccolieri, citato nel ricorso alla Cedu presentato dal legale della figlia.



Lui ha detto sempre che era un sogno. Quando è andato a casa e ha letto le carta avrà detto ‘che ca**o ho fatto’ ed è andato di nuovo dai carabinieri. Lui aveva firmato il verbale senza leggerlo, è stato proprio per Anna Pisanò che l’ha messo in ballo, se no è sempre stato un sogno. Io non ce l’ho nemmeno con Buccolieri, guarda che io quando lo incontro mica lo guardo male o quel che sia, perché io sapevo che era un sogno. Io sono convinto che se l’è sognato“.



MICHELE MISSERI: “TRATTATO COME UN PUPAZZO IN TV”

La verità è una sola per Michele Misseri: “La so solo io. Non c’era nessuno“. La Cedu potrebbe riaprire il caso, ma non si sbilancia: “Può succedere di tutto, fino ad adesso non ho fiducia di nessuno. Dopo tanti anni che ho combattuto, non ho fiducia di nessuno. Mi hanno sempre preso per un pupazzo in tv“. D’altra parte, afferma di aver ucciso la nipote perché temeva le conseguenze per quell’impulso sessuale che avrebbe avuto, ma non si ritiene un pedofilo: “Lo so che non è molto coerente, ma quella è la verità“.



Oltre a raccontare di essere dimagrito 11 chili, anche per i sensi di colpa, e di non dormire tranquillo, anche perché tormentato dai ricordi, se la prende con Concetta Serrano, cognata e mamma della vittima: “Lei viene qua, quella è la casa… si poteva fermare, perché si gira dall’altra parte quando passa?“, dice a Quarto Grado in merito al loro mancato incontro.

LA REPLICA DEL FRATELLO DI SARAH SCAZZI

Ci sono dei momenti in cui ti fa rabbia, altri in cui ti fa pena…“, il commento del fratello di Sarah Scazzi, ospite in studio a Quarto Grado. In merito all’attacco alla madre per il mancato incontro, fa delle rivelazioni: “Quando è uscito, con Gianmarco Menga (inviato di Quarto Grado, ndr) si era provato a organizzare un incontro. Prima disse di sì, poi voleva mia madre… Dopo tre giorni di chiamate e massaggi, alla fine ha fatto saltare tutto perché non voleva parlare con me, imponendo altre regole. Quindi, ha avuto la possibilità e c’era pure la mia disponibilità“, dichiara Claudio Scazzi.

Infine, non mostra dubbi sulla colpevolezza della cugina e della zia, pur dicendosi sicuro che la prima si sia pentita del delitto: “Io credo che i fatti siano chiari. Michele ha dato 8 versioni, così non se ne esce mai. I dati sono quelli e gli indizi pure…“.