L’Onu ha lanciato l’allarme in merito al possibile avvento di una nuova emergenza sanitaria, quella provocata dall’aviaria. “Temiamo che il virus acquisisca la capacità di diffondersi da persona a persona, e in maniera sostenuta, e possa provocare una nuova pandemia dobbiamo prepararci. La comunità scientifica sta studiando la sequenza genetica di questi virus al fine di monitorarli e sviluppare anche vaccini che saranno disponibili se necessario”, ha affermato l’epidemiologo Richard Peabody in un’intervista al quotidiano spagnolo El Pais.



A destare preoccupazioni sono stati due casi riscontrati in Cambogia. Un uomo e la figlia di 11 anni sono risultati positivi, successivamente la piccola è deceduta. Da qui la necessità di monitorare la situazione a livello mondiale. “Adesso il rischio per l’uomo sembra essere basso. Ma in linea di principio potrebbe essere. Nel senso che questi virus possono mutare e infettare l’uomo più facilmente di come non stia succedendo per ora. D’altra parte va ricordato che il virus è in circolazione da 25 anni e non è così facile”, ha osservato Giuseppe Remuzzi, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri Irccs come riportato da La Stampa.



“Aviaria sarà nuova pandemia”, allarme Onu: il parere di Matteo Bassetti

A esprimersi sulla possibilità che l’aviaria possa essere la nuova pandemia è stato anche Matteo Bassetti. “Il virus H5N1 dell’Influenza aviaria è mutato e si può trasmettere da uomo a uomo. È morta una bimba di 11 anni. Un ceppo di influenza aviaria H5N1 che ha provocato la morte di una studentessa in Cambogia si è evoluto per infettare meglio le cellule umane. Il caso, rappresenta un segnale preoccupante”, ha scritto in un post il direttore della Clinica di Malattie Infettive del Policlinico San Martino di Genova.



E conclude: “Gli scienziati sul campo che hanno effettuato la scoperta hanno affermato che la situazione «deve essere trattata con la massima attenzione». Secondo le loro rilevazioni ci sarebbero «alcune indicazioni» che dimostrerebbero come il virus abbia già «attraversato» un essere umano e raccolto le nuove mutazioni prima di infettare la ragazza. Occorre vigilare e intervenire rapidamente perché è altamente probabile una nuova pandemia”.