Importanti aggiornamenti sull’Avigan, il farmaco antivirale giapponese: pochi minuti fa è arrivato il via libera dell’Aifa per la sperimentazione contro il coronavirus. A renderlo noto il ministro della Salute Roberto Speranza in una nota: «Il direttore generale di Aifa, Nicola Magrini, mi ha comunicato che la riunione del Comitato Tecnico–Scientifico di questa mattina, dopo una prima analisi sui dati disponibili relativi ad Avigan, sta sviluppando un programma di sperimentazione e ricerca per valutare l’impatto del farmaco nelle fasi iniziali della malattia». Speranza ha poi aggiunto: «Nei prossimi giorni i protocolli saranno resi operativi, come già avvenuto per le altre sperimentazioni in corso». Intervenuto in conferenza stampa, il presidente della Lombardia Attilio Fontana ha spiegato: «C’è una buona notizia. Il nuovo farmaco, Avigan, non si sa se funzioni, ma potrà essere testato. Grazie all’intervento di Davide Caparini, al presidente di Aifa e alle sollecitazioni inviate a Roma, la sperimentazione inizierà immediatamente, da domani. E speriamo che sia quello giusto e che dia buoni risultati, che contribuisca ad eliminare questo virus». Così invece Davide Caparini, assessore al Bilancio: «E’ stato testato su 80 pazienti in Giappone e ha dato risultati positivi, ovviamente tutti da verificare. Bisogna capire quanto questo farmaco possa essere efficace. Bisogna essere fiduciosi, ma è pur vero che va sperimentato e testato. Ringraziamo il ministro Speranza che ha colto il nostro accorato appello per dare la possibilità di testarlo». (Aggiornamento di MB)
PRODUTTORE AVIGAN: “NESSUNA PROVA CHE FUNZIONI”
Il Veneto si è detto pronto a sperimentarlo, ma molti esperti frenano sulla sua possibile efficacia: parliamo dell’Avigan, farmaco antivirale che si sarebbe distinto in Giappone nella cura del coronavirus. Come riporta Tg Com 24, il produttore del farmaco ha precisato: «Al momento non esistono prove scientifiche cliniche che dimostrino l’efficacia e la sicurezza di Avigan contro Covid-19 nei pazienti», le parole del Corporate senior director Fujifilm Italia, Mario Lavizzari. Ma non solo: Fujifilm è pronto ad avviare uno studio in Giappone ma l’azienda al momento «non è in grado di divulgare alcun piano per l’uso di Avigan in altri Paesi». Franco Locatelli, presidente del Consiglio superiore di sanità, ai microfoni di Radio Capital ha “stroncato” il farmaco: «Tutti noi siamo attenti a segnali relativi a farmaci che possono essere efficaci, ma non vi è nessun dato che dimostri inconfutabilmente l’efficacia dell’Avigan». (Aggiornamento di MB)
Avigan, Aifa: “Non autorizzato in Europa e Usa per Covid-19”
L’Aifa ha voluto chiarire con estrema precisione le notizie finora trapela rispetto all’adozione del farmaco Favipiravir (nome commerciale Avigan) autorizzato dal Giappone, specificando sul sito ufficiale che però si tratta di un medicinale non autorizzato in Europa ed in America (negli Usa) per il Coronavirus. “Ad oggi, non esistono studi clinici pubblicati relativi all’efficacia e alla sicurezza del farmaco nel trattamento della malattia da COVID-19”, scrive l’Agenzia italiana del Farmaco. In merito a quanto emerso rispetto alla possibilità di poter usare il farmaco per contrastare gli effetti del Covid-19, l’Aifa chiarisce ancora con estrema precisione i dati finora emersi: “Sono unicamente noti dati preliminari, disponibili attualmente solo come versione pre-proof (cioè non ancora sottoposti a revisione di esperti), di un piccolo studio non randomizzato, condotto in pazienti con COVID 19 non grave con non più di 7 giorni di insorgenza, in cui il medicinale favipiravir è stato confrontato all’antivirale lopinavir/ritonavir (anch’esso non autorizzato per il trattamento della malattia COVID-19), in aggiunta, in entrambi i casi, a interferone alfa-1b per via aersol”. Nonostante i risultati positivi, spiega ancora, “mancano dati sulla reale efficacia nell’uso clinico e sulla evoluzione della malattia”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
FARMACO PER TRATTAMENTO COVID-19: QUALE QUELLO GIUSTO?
Avigan (Fapiravir) potrebbe essere il farmaco giusto da usare nel trattamento del Coronavirus. E’ quello che ha consigliato ufficialmente il governo cinese. Secondo quanto spiegato da Zhang Xinmin, direttore del Centro nazionale cinese per lo sviluppo della biotecnologia, parte del ministero delle Scienze cinese – scrive NurseTime.org – il farmaco in questione “ha un livello elevato di sicurezza ed è chiaramente efficace nel trattamento” dei pazienti affetti da Covid-19. Avigan è stato sviluppato nel 2014 da una consociata di Fujifilm, Fujifilm Toyama Chemical e sin dallo scorso febbraio è in uso in Giappone nel trattamento dell’infezione da Coronavirus. Xinmin ha riferito risultati straordinari in chi lo ha assunto, riuscendo a negativizzare il virus in 4 giorni mentre il gruppo di controllo ha impiegato undici giorni. Il Giappone, tramite il proprio ministro degli Esteri ha già annunciato di aver messo a disposizione il farmaco Avigan (Fapiravir) all’Iran per aiutare nella cura dei pazienti affetti da Coronavirus. Secondo lo studio eseguito sull’uso del farmaco, le radiografie eseguite dopo il suo impiego hanno evidenziato dei miglioramenti importanti delle condizioni polmonari in circa il 91% dei pazienti nei quali Avigan è stato somministrato, contro il 62% di miglioramento in coloro che non lo hanno usato.
AVIGAN, FARMACO PER IL CORONAVIRUS DAL GIAPPONE ALL’ITALIA? INTERVIENE L’AIFA
Avigan sarà ora prodotto in Cina con licenza giapponese. Oltre a questo farmaco si parla anche di una medicina da assumere per via orale che utilizza favipiravir e che potrebbe essere efficace nel trattamento dei pazienti affetti da Coronavirus. Intanto il virus sembra scomparire a contatto con una elevata concentrazione di enoxaparina sodica. Si tratta di un anticoagulante fra i più usati per la prevenzione del tromboembolismo venoso. Fujifilm però sta al momento fornendo solo Avigan agli ospedali in Giappone per la ricerca clinica. La ricerca è iniziata a marzo ed i risultati potrebbero arrivare solo nei prossimi mesi. In Giappone tuttavia la ricerca non si ferma e attualmente si sta cercando di sviluppare un farmaco con parti del sistema immunitario prelevate dal plasma dei pazienti contagiati e poi guariti al fine di trasferire gli anticorpi. Il futuro farmaco dovrebbe chiamarsi TAK-888 e sarebbe destinato solo ad un numero limitato di malati, i più gravi. Avigan sarà presto introdotto anche in Italia come annunciato dal presidente della Regione Veneto, Luca Zaia su Facebook: “Sta girando un video di un farmaco giapponese, l’Avigan. L’Aifa ha dato l’ok alla sperimentazione, e verrà sperimentato anche in Veneto, spero che da domani si possa partire”. Più cauto Burioni che ha commentato: “Non esistono evidenze scientifiche in merito”. E sul tema si è espressa anche la stessa Aifa con una nota ripresa da Adnkronos e nella quale ha precisato: “Ad oggi non esistono studi clinici pubblicati relativi all’efficacia e alla sicurezza del farmaco […] Favipiravir – spiega l’Aifa – è un antivirale autorizzato in Giappone dal marzo 2014 per il trattamento di forme di influenza, causate da virus influenzali nuovi o riemergenti, e il suo utilizzo è limitato ai casi in cui gli altri antivirali sono inefficaci. Il medicinale non è autorizzato né in Europa, né negli Usa”.