L‘avocado è un frutto esotico divenuto di uso comune anche in Italia, i vegani però non dovrebbero mangiarlo anche se si pensa sia totalmente di origine animale. Dietro la coltivazione di questo c’è infatti il feroce sfruttamento delle api in quella che viene chiamata “apicoltura migratoria“. In California infatti non sono presenti abbastanza api per lavorare alla coltivazione degli stessi. Quindi interi alveari vengono portati sul retro di enormi camion per andare a impollinare prima i mandorli e poi gli alberi di avocado. Un trattamento dunque che non esenta il maltrattamento degli animali e che va contro i principi più stretti di ogni vegano. Basti pensare che questo regime di alimentazione rifiuta anche il miele a causa dell’eccessivo sfruttamento delle api.



Avocado, i vegani non devono mangiarlo: un frutto versatile

Anche se i vegani non dovrebbero mangiare l’avocado, per i motivi sù citati, questo rimane un frutto veramente molto versatile. Addirittura al tempo degli Aztechi risale una ricetta molto antica che lo ha portato in giro per il mondo, il guacamole. Si tratta di una salsa di origine messicana che si accompagna a toast e tacos, sfizioso e un po’ piccantino. Attenzione però anche perché l’avocado è anche ottimo da inserire all’interno di sfiziose insalate per dare un gusto più forte e con una nota di acidità. C’è poi chi lo accompagna anche a carne e pesce, dando al piatto un connotato del tutto esotico. Rinunciarvi è difficile, ma siamo sicuri che lo sfruttamento delle api sia lecito in questo caso?

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