In India un ragazzo ha avvelenato tre giovani come “ripicca” dopo essere stato respinto dalla sua fidanzata. Due di loro sono purtroppo morte, mentre l’altra è riuscita miracolosamente a sopravvivere. Le tre ragazzine, la più grande di 17 anni (l’unica rimasta in vita), e le altre due, entrambe sue parenti, di 14 e 15 anni (le due vittime), sono delle “paria”, la casta più bassa della popolazione indiana. Il delitto, come riferisce il sito dell’agenzia Agi è avvenuto di preciso in quel del villaggio di Bahuhara, nello stato dell’Uttar Pradesh, e l’assassino è un ragazzo di 28 anni.



Come raccontato dalla polizia ai media locali, l’aggressore si sarebbe dichiarato nel giorno di San Valentino, lo scorso 14 di febbraio, alla propria compagna, che però non ha deciso di accettare la sua corte. Il 16 dello stesso mese ha quindi incontrato altre tre ragazze, a cui ha poi offerto cibo e dell’acqua avvelenata con un pesticida. Le ragazze sono state ritrovate prive di sensi, e con le mani e i piedi legati con i loro stessi vestiti. Purtroppo le due più piccole, di 14 e 15 anni, sono decedute, ma la 17enne si è ripresa ed ha così denunciato il tutto alle forze dell’ordine.



AVVELENA TRE RAGAZZINE, DUE MORTE: UN FENOMENO PURTROPPO DIFFUSO IN INDIA

Il caso appena esternato è solo l’ultimo dei molteplici esempi in India di violenze ingiustificate subite dai paria da parte dei membri delle caste superiori, in quanto non vengono considerati essere umani a pieno titolo. Un fenomeno purtroppo tristemente noto soprattutto nell’Uttar Pradesh, e nel distretto di Unnao. Due anni fa, a dicembre del 2019, qui era stato condannato un parlamentare regionale del Bip, il partito dell’attuale premier Narendra Modi, per aver violentato due anni prima un’adolescente, mentre il padre era stato percosso a morte dai seguaci dello stesso partito. Un’altra donna, sempre nel distretto di Unnao e sempre nel 2019, era stata invece bruciata viva mentre stava recandosi a denunciare degli uomini che l’avevano violentata. Nel 2018 in India sono stati denunciati 33.977 stupri da parte delle donne, ma il numero reale sarebbe molto più alto, visto che molte vittime, soprattutto quelle delle caste più basse, non denunciano per paura di subire ulteriori violenze da parte dei loro aguzzini.

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