In Russia gli avvocati sembra essere sempre più in difficoltà per via delle continue minacce, intimidazioni e ritorsioni per via delle più disperata ragioni, il più delle volte insensate, per mano dello stato. Si tratta di un allarme piuttosto importante che mette ulteriormente in crisi l’intero sistema democratico russo, già lacerato dalla violenta e ritorsiva propaganda messa in piedi dopo lo scoppio della guerra in Ucraina e che ha già colpito su vari livelli gli organi si stampa nazionali ed internazionali. Concretamente, infatti, non si conosce neppure il numero di avvocati che sono stati perseguiti e che sono riusciti a fuggire dalla Russia, ma è certo che il fenomeno è progressivamente aumentato dallo scorso febbraio.



Gli avvocati in fuga dalla Russia: il racconto di Vadim Prokhorov

Insomma, anche se non se ne conosce l’effettivo numero, sono sempre di più gli avvocati che decidono di lasciare la Russia prima che la situazione diventi, in qualche modo, ingestibile. L’ultimo, almeno tra quelli noti, è Vadim Prokhorov che ha raccontato la sua vicenda al quotidiano francese Le Monde, che in passato aveva anche provato a difendere da alcune accuse mosse da un’organizzazione pro-Cremlino, oltre ad essersi schierato più volte a favore di alcuni oppositori russi.



Parlando per la maggior parte degli avvocati russi, almeno quelli difensori, racconta che sono sempre di più quelli che ricevono ritorsioni in Russia. “Non avevo intenzione di andarmene”, racconta, “ma le minacce sono diventate troppo pressanti. Probabilmente era una questione di giorni o settimane”. Racconta che le pressioni le avvertiva costantemente in aula, mentre alcuni uomini erano arrivati anche a seguirlo dovunque andasse. La sua colpa? “Avevo raccontato alla stampa ciò che accadeva durante le udienze, senza tradire segreti di Stato”. Complessivamente, in Russia, racconta Le Monde, la maggior parte degli avvocati “oppositori” riceve una sospensione a tempo indeterminato dalla professione, ma non sono rari neppure i casi di incarcerazione. Secondo l’avvocato Ilia Sidorov, “vengono minacciati gli ultimi meccanismi democratici di difesa dei diritti dell’individuo. La presunzione di innocenza e i diritti della difesa sono sempre più violati”.

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