E’ morto Axel Khan, medico genetista e saggista francese: aveva 76, era malato da tempo, ed è deceduto dopo una lunga lotta con il cancro. Ad annunciarlo è stata proprio la Lega contro i tumori, di cui lo stesso Axel Khan era presidente da tempo, prima delle dimissioni pressochè obbligate a causa della malattia e del deperimento fisico. Lo scorso mese di maggio aveva commosso il mondo annunciando di fatto il suo addio.



Attraverso la propria pagina Facebook aveva infatti scritto un toccante post in cui preannunciava la sua dipartita imminente: “Morirò, presto – scriveva soltanto un paio di mesi fa il genetista francese – qualsiasi terapia curativa è ormai impossibile. Si può solo ridurre ragionevolmente il dolore. Ma sono come speravo: totalmente sereno. Sorrido quando i colleghi medici mi chiedono se un ansiolitico mi darebbe sollievo. Non provo alcuna ansia, né speranza – continuo a escludere l’ipotesi di un buon dio – né angoscia. Un certo sollievo, piuttosto”. Un addio quindi lieve per Axel Khan, che poi aveva aggiunto: “Il mio lavoro di trasmissione mi ha molto occupato, non potevo fare di più. Sono passato dalla presidenza di una riunione nazionale della Lega contro il cancro al mattino, alla sala operatoria nel pomeriggio. Quasi ideale. Quindi, sorridente e tranquillo, vi dico arrivederci, cari amici. Axel Kahn”.



AXEL KHAN, MORTO IL GENETISTA FRANCESE, DICEVA: “LA MORTE NON MI FA PAURA…”

Il ricercatore è stato l’autore di molte opere, ma nella sua vita è stato anche al comando di diverse istituzioni scientifiche: la malattia gli ha stroncato la vita ed in particolare all’inizio di quest’anno si era aggravata, non permettendogli di vivere più una vita normale: “La morte non mi fa paura – aveva dichiarato durante un’intervista a BFM TV, anticipando di fatto le parole riportate su Facebook di cui sopra – so che alla fine vincerà lei, ma non mi sconfiggerà nell’angoscia, nel terrore. Mi avrà con un piccolo sorriso ironico sulle labbra”.



Aggiungendo poi, “non ho nessuna paura”. Durante i mesi della pandemia, ed in particolare nella prima ondata, Axel Khan aveva fatto sentire la sua voce sui media, lanciando l’allarme circa il continuo rinvio delle cure nei confronti dei pazienti oncologici, problema che si è verificato in altre parti del mondo, Italia compresa.