Celebrando il 25^ anniversario della scomparsa di The Magic, è naturale che in occasione dell’Ayrton Day l’attenzione torni pure sul drammatico incidente, occorso come è noto al Tamburello nel corso del Gp di San Marino ad Imola del 1994. Orami tanto si è scritto relativamente alle cause della tragedia come del processo che si è poi aperto nel 1997: eppure a distanza di anni, il senso di responsabilità della morte di un campionissimo della formula 1 grava nel sul cuore di molti. Ecco perchè già nel 2017 Adrian Newey, che allora fu il Chief Designer della Williams, nella sua biografia intitolata “How to build a car” ha voluto ancora una volta rendere chiaro il suo pensiero su quando è accaduto in quella drammatica giornata e sulle accuse ricevute in quanto disegnatore della monoposto di Senna. Si legge nel libro di Newey: “Indipendentemente da fatto che sia stata o no la colonna dello sterzo a causare l’incidente, non si può sfuggire al fatto che si trattasse di un cattivo componente di design che non avrebbe mai dovuto essere installato sulla macchina. Sono stato uno dei dirigenti della squadra che ha disegnato la vettura sulla quale è morto un grande uomo”. Più avanti poi Newey conclude il suo pensiero: “ Sentirò sempre un certo grado di responsabilità per la morte di Ayrton, ma non colpevolezza”. (agg Michela Colombo)
IL RICORDO DELLA MAMMA
Se il personaggio di Senna rimane vivido nella memoria di molti, specie oggi che ricorre il 25^ anniversario della sua morte, di certo il campionissimo brasiliano non può che essere nei dolci ricordi della sua mamma, la signora Dona Neyde Senna. Dopo ben 15 anni dal suo intervento pubblico, la madre di The Magic ha quindi rotto il silenzio parlando a Senna Tv, raccontando a proposito del figlio: “Era tenero, era dolce. Curava i dettagli nei rapporti con le persone: prendeva un fiore e me lo portava, senza che nessuno gli dicesse di farlo. Era così tenero, molto tenero con le persone. Mi è stato sempre molto vicino, sin da bambino. Era molto forte. Mi mette addosso una nostalgia indescrivibile”. Dona Neyde ha poi aggiunto riferendosi alla carriera stellare del figlio in formula 1: “Tutto quello che ha fatto, lo ha ottenuto con merito, con la voglia di fare, con la voglia di provarci. Ha combattuto duramente. Non c’era modo di fermarlo. Ayrton aveva bisogno di qualcosa in più. Voleva emozione. Voleva movimento, voleva sentire qualcosa. La vera sfida era con se stesso. Non con gli altri. Aveva proprio la necessità, ogni volta, di migliorarsi. Aveva bisogno di cercare sempre una nuova sfida, per capire se fosse in grado di superarla. Era feroce, non si accontentava mai. Ma allo stesso tempo era buono d’animo: ed è per questo che piaceva alla gente”. (agg Michela Colombo)
I NUMERI DI THE MAGIC
Cade oggi il 25 ^ anniversario della scomparsa di Ayrton Senna, il campionissimo della formula 1, tre volte campione del mondo, morto durante il Gp di San Marino del 1994. Dopo praticamente un quarto di secolo la memoria del brasiliano è ancor più che mai viva nel cuore e nella testa di molti e come accade ogni volta l’Ayrton Day che si svolge a Imola si sta confermando un grandissimo successo di ospiti e pubblico. D’altronde anche per gli appassionati che non hanno avuto la possibilità di seguire dal vivo le imprese del pilota di San Paolo, il nome di Ayrton Senna rappresenta un riferimento inevitabile, se non altro per i tanti numeri da record che lo stesso brasiliano ha messo in lista. Volendo quindi solo dare un occhio a qualche statistica fissata da Senna, tralasciando solo per un istante le magie che faceva in pista, possiamo ricordare per il pilota più forte della formula 1 161 gp disputati, con 41 successi e 65 pole position conquistate. Era poi proprio in qualifica che The Magic lasciava tutti a bocc aperta e non è un caso quindi che dal 1989 al 2006 detenne il record assoluto di pole position, venendo superato successivamente solo da Michael Schumacher e Lewis Hamilton. Questi però sono solo numeri, che comunque ci aiutano a dare un quadro ancor più glorioso al personaggio di Ayrton Senna. (agg Michela Colombo)
LA CELEBRAZIONE A IMOLA
Si celebra oggi 1 maggio 2019 il 25^ anniversario della morte di Ayrton Senna, l’indimenticato e indimenticabile campionissimo della formula 1 che ci ha lasciato esattamente un quarto di secolo fa al circuito di Imola durante il tragico Gran premio di San Marino 1994. Ecco perché oggi proprio sulla pista dedicata alla memoria di “Enzo e Dino Ferrari” oggi si celebrerà un evento commemorativo, “l’Ayrton Day”, una giornata ricordo del personaggio e le imprese ottenute in pista da The Magic ma pure alla persona fuori dai successi. Sarà quindi possibile in questa occasione così speciale ammirare da vicino le monoposto e le vetture che hanno coperto di allori lo stesso Senna, dalla Williams FW08 del 1983 con la quale il campionissimo brasiliano effettuò il suo primo test per la formula 1 fino alla Williams FW16 del 1994 dover perse la vita qui a Imola 25 anni fa, senza dimenticare altre vetture protagoniste di quegli splendidi anni della formula 1, riferimento per moltissimi addetti al settore e non solo.
AYRTON DAY: IL RICORDO DI SENNA SEMPRE VIVO
L’Ayrton Day di quest’oggi non è però che l’ennesima manifestazione in ricordo di The Magic: davvero si può dire che il ricordo di Senna mai ci ha lasciato il mondo della formula 1, dai suoi protagonisti fino ai semplici appassionati, che pure non hanno avuto l’occasione di vederlo dal vivo. Oltre ai memorial che si susseguono anno dopo anno nelle date di morte e nascita e gli eventi collegati (si ricorda per esempio che nel 2014 Google realizzò un doodle internazionale dedicato al pilota brasiliano), basta leggere qualsiasi record relativo al mondo della F1 perché il nome di Artyon Senna ci venga agli occhi. I record detenuti dal brasiliano sono incredibili e oltre ai numeri tutti ricordano le magie che The Magic faceva in pista. Per la sua capacità unica di spingere al massimo una vettura e nello stesso tempo per la sua grandissima sensibilità di guida, è stato definito è ancora ritenuto il pilota più forte della formula 1 e campionissimi di oggi (come Lewis Hamilton) fanno riferimento a lui come modello. Celebriamo quindi ancora una volta anche oggi la sua memoria e i suoi indimenticabili trionfi.