Sono passati 25 anni ma è come se fosse ieri: il 1 maggio 1994 sul circuito di Imola, durante il Gran Premio di San Marino moriva Ayrton Senna, considerato da molti uno dei più grandi piloti di tutti i tempi. Un incidente capitato in un weekend terribile: come ben si ricorda già durante le qualifiche di quel Gp di Formula 1 maledetto, era scomparso già Roland Ratzenberger. Il pilota brasiliano tre volte campione del mondo è ancora oggi ricordato, non solo da chi ha visto le sue imprese ma di chi le ha lette, da chi ha compreso fino in fondo quale fosse la sua classe, il suo talento incredibile. La Formula 1 e non solo ricorderà per sempre Ayrton Senna, una vera leggenda. Per parlarci di questa ricorrenza così importante abbiamo sentito Giancarlo Minardi: eccolo in questa intervista esclusiva a ilsussidiario.net
25 anni dalla morte di Ayrton Senna: un anniversario veramente speciale. Un anniversario veramente speciale, qualcosa che ancora adesso viene ricordato in tutti i sensi per la scomparsa di uno dei più grandi della storia della Formula 1!
Cosa ricorda di quel terribile giorno 1 maggio 1994, ad Imola? E’ stato il più brutto giorno della Formula 1 per me, un giorno che non potrò mai dimenticare. Nelle qualifiche c’era stato l’incidente e la morte di Roland Ratzenberger. Poi durante la gara ci fu l’incidente che portò alla morte di Senna.
Cosa ha portato Senna nel mondo della Formula 1? Senna ha portato il suo sacrificio, il fatto di aver permesso che attraverso la sua morte le cose sono cambiate dopo di lui e molti piloti si sono salvati la vita per merito suo.
Pensa che sia stato il più grande pilota di tutti i tempi? E’ stato sicuramente il pilota più grande della sua generazione. Poi è sempre meglio evitare confronti fra epoche, momenti diversi della storia della Formula 1.
Quanti mondiali avrebbe vinto se non fosse morto così tragicamente? Penso che ne poteva vincere altri quattro, credo che erano alla sua portata questi titoli mondiali.
Per quale motivo viene ancora ricordato così tanto, a molti anni di distanza? E’ un mistero, è uno dei pochi sportivi che ancora adesso a tanti anni di distanza viene ricordato, un pilota mai dimenticato, sempre nel cuore di tutti!
Perchè è stato così importante per la sua nazione il Brasile? Perchè il Brasile lo amava veramente fino in fondo, si riconosceva fino in fondo in lui, nelle sue imprese.
Si può trovare un suo erede nei piloti di oggi? Diciamo che eviterei di fare una cosa del genere. Non si può accostare Senna ai piloti che corrono adesso. Mi sembra una cosa improponibile.
Com’era Senna fuori dal mondo della Formula 1? Stupendo, lo conoscevo era un amico, lo conoscevo personalmente. Senna era una persona gentilissima, sempre cordiale, che si batteva per tanti progetti sociali. Un grande uomo, un grande personaggio anche al di fuori della Formula 1. La sua Fondazione va avanti ormai da tanto tempo proprio per portare avanti i suoi progetti sociali di grande valore, di grande importanza.
(Franco Vittadini)