Pochi giorni fa il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sanzionato 37 gruppi russi e 108 persone, tra cui l’ex ministro dell’Istruzione Dmytro Tabachnyk, a cui è stata tolta la cittadinanza a febbraio, e l’ex primo ministro Mykola Azarov, a cui in precedenza sono stati congelati beni e proprietà. I due fuggirono in Russia nel 2014, dopo la rivoluzione di Maidan. Azarov era, infatti, primo ministro del governo ucraino durante il mandato presidenziale di Viktor Yanukovich. Dalla Russia torna all’attacco di Zelensky e a parlare della guerra in Ucraina, partendo da un attacco all’Occidente.
«Loro [i Paesi occidentali] possono ridurre questi importi, ma persisteranno nella loro politica finché la Russia non darà loro un calcio nei denti. Finché la Russia non inizierà a dettare la sua linea di comportamento. Questo è assolutamente ovvio», ha dichiarato a RIA Novosti. L’ex primo ministro ucraino ritiene che l’attuale politica della Russia abbia un grande potenziale e stia rafforzando con successo sia le forze armate che la sfera economica. Poi suggerisce un cambio di potere in Ucraina, auspicando l’arrivo di «forze politiche normali», affinché il Paese smetta di «essere una marionetta» dell’Occidente.
AZAROV “ZELENSKY PRONTO A NEGOZIARE CON PUTIN MA…”
Nei giorni scorsi Azarov aveva dichiarato che l’Ucraina si trova in una profonda crisi economica e che la bancarotta del Paese è evidente. Inoltre, ha osservato che le autorità ucraine, pur ricevendo aiuti dall’esterno, si sono limitate a «correre allegramente e a battere le mani», ma ora non sono in grado di ripianare il bilancio statale da sole. Per quanto riguarda la fine della guerra tra Ucraina e Russia, ritiene che siano decisive le elezioni presidenziali Usa 2024, perché con la vittoria di un replicano potrebbe esserci un cambio di regime in Ucraina. Ma per l’ex primo ministro ucraino, Kiev potrebbe avviare negoziati di pace col via libera dell’Occidente. «Altrimenti questo conflitto continuerà».
A tal proposito, nell’intervista concessa alla testata russa Izvestia ha aggiunto: «Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky intenderebbe venire a Mosca per negoziare la pace tra Ucraina e Russia ma solo a condizione di ricevere direttive adeguate dai circoli del potere che si trovano negli Stati Uniti». Per Azarov, il «presidente ucraino sarebbe pronto a revocare il divieto dei negoziati con la Russia se gli americani lo permettessero». Questo processo potrebbe essere avviato «dal segretario di Stato americano Antony Blinken, che potrebbe chiamare Zelensky e esortarlo a recarsi prima a Washington per ricevere istruzioni e poi a Mosca per avviare i negoziati. Uno scenario del genere verrebbe realizzato immediatamente, tenendo conto dell’influenza degli Stati Uniti sulle autorità ucraine».