Restano tesi i rapporti fra l’Azeirbaigian e la Francia e nella giornata di oggi il presidente azerbaigiano, Ilham Aliyev, ha accusato nuovamente Parigi di favorire una guerra nel Caucaso fornendo le armi all’Armenia, da sempre storico nemico proprio di Baku e con cui aveva già in passato combattuto due guerre. Insiderpaper racconta di come le due nazioni abbiano combattuto un conflitto territoriale per la regione del Nagorno-Karabakh in Azerbaigian, che Baku è riuscito a riconquistare a settembre a seguito di una offensiva fulminea.



“La Francia sta perseguendo una politica militaristica armando l’Armenia, incoraggiando le forze revansciste in Armenia e gettando le basi per provocare nuove guerre nella nostra regione”, le parole di Aliyev durante una conferenza internazionale a Baku, dichiarazioni lette dal suo consigliere per la politica estera. Il presidente azero ha aggiunto che Parigi “sta distruggendo la stabilità non solo nelle sue ex e attuali colonie, ma anche nel Caucaso meridionale, dove sostiene le tendenze separatiste e i separatisti”.



AZERBAIGIAN VS FRANCIA: OGNI DIALOGO CON L’ARMENIA È STATO CONGELATO

Non è la prima volta, come scritto sopra, che la Francia viene criticata da Baku, che a suo modo di vedere nutre dei “pregiudizi filo-armeni” nel conflitto territoriale dei paesi del Caucaso. Una situazione che rischia di creare delle tensioni anche fra le due nazioni contendenti, che da tempo stanno cercando di trovare una complicata intesa di pace che forse potrebbe essere firmata entro la fine dell’anno.

Il primo ministro armeno Nikol Pashinyan e il presidente azero Ilham Aliyev si sono incontrati più volte sotto la mediazione dell’Ue ma lo scorso mese si è verificato uno stop, proprio per via dei pregiudizi francesi, come sottolineato da Aliyev. Lo stesso punta il dito anche nei confronti di Washington, accusando gli Stati Uniti di essere “di parte” e in favore dell’Armenia. Per adesso ogni nuovo negoziato è congelato ma la speranza è che le due nazioni rivali possano tornare a dialogare per superare queste ultime diatribe.