Azione contro il nome di Lacerenza per la Basilicata: “Nessuno ci ha consultati”

Dopo una lunga, lunghissima, trattativa il campo largo del centrosinistra ha scelto il suo candidato per le Elezioni in Basilicata, puntando sul nome nuovo alla politica di Domenico Lacerenza, che sembra anche aver creato uno scisma con Azione, di Carlo Calenda. L’ufficializzazione del nome per la Basilicata, infatti, è stata data pochi giorni prima della chiusura delle liste elettorali, dopo che per tutto il corso della campagna elettorale il nome principale sembrava essere quello di Angelo Chiorazzo, fondatore della cooperativa Auxilium sul quale, però, pendeva il veto di Giuseppe Conte.



Insomma, bene per i Dem, e soprattutto per Pd, M5s, Avs e +Europa, che appoggeranno in Basilicata Lacerenza, mentre in casa Azione si respira aria di scissione. “Dopo mesi di spettacolo indecoroso e di veti reciproci Pd e M5S hanno finalmente scelto”, scrive in una nota Marcello Pittella, ex governatore lucano, peraltro favorito dai calendiani per la Basilicata. “Lo abbiamo appreso purtroppo solo dalle agenzie di stampa, senza che ci sia stato alcun confronto. La sinistra”, accusa poi il favorito di Azione per la Basilicata, “ha oramai un leader che dà le carte: si chiama Giuseppe Conte“, limitandosi a fare dei tiepidissimi “auguri al candidato” del campo non più così tanto largo.



Calenda: “Escluderci dalla Basilicata è un errore, siamo forti lì”

“Abbiamo preso atto del veto messo dai 5S nei nostri confronti”, riporta una nota firmata dal quartiere generale di Azione, sempre sul nome di Lacerenza per la Basilicata, sottolineando che “il perimetro della coalizione è già stato definito da Conte e accettato da Schlein”, annunciando che nei prossimi giorni Carlo Calenda consulterà i suoi per definire le prossime mosse. Quasi certamente correranno da soli, magari appoggiati da qualche lista secondaria, ma non si può escludere che decideranno di appoggiare il candidato del centrodestra, il governatore uscente Vito Bardi.



Ancora più duro, infine, l’attacco di Carlo Calenda, leader di Azione, che a RadioinBlu2000 ha commentato la scelta di Lacerenza per la Basilicata, ribadendo che “è il M5s, che ormai decide la politica della sinistra, ad aver escluso Azione e ne abbiamo preso atto. Nessun problema. Io fino a ieri mattina ho parlato con Elly Schlein per capire quale era il loro orientamento di candidatura e mi ha detto che non lo avevano. Dopo di che ho appreso dalle agenzie che c’era stato un tavolo di una coalizione molto spinta a sinistra”. Il leader di Azione, che sottolinea che “il centrosinistra ci ha escluso“, ci ha tenuto a ricordare che in Basilicata “siamo molto radicati e molto forti. Abbiamo preso alle politiche il 10%”, e dalla loro parte, sostiene, “c’è Marcello Pittella che è l’ex governatore. Loro hanno fatto una scelta“, conclude, “vediamo ora se li ripagherà”.