Mara Carfagna eletta presidente di Azione

In calce all’assemblea nazionale di Azione che si è tenuta in giornata a Napoli, Mara Carfagna è stata eletta nuova presidente del partito con un 83,8% delle preferenze da parte dei votanti. Contestualmente, inoltre, è stata deciso anche l’avvio di un percorso di federazione con il partito di Matteo Renzi, Italia Viva, con un 92,2% dei voti a favore di questa possibilità. Carlo Calenda, parlando della Carfagna, ha sostenuto la sua candidatura, dicendo che si tratta di “una personalità molto importante anche per riuscire a parlare al Sud Italia”.



Invece, Mara Carfagna, diventata presidente del partito Azione, ha parlato dei suoi obiettivi da quella posizione. Si tratterebbe di un piano “molto abizioso ma non impossibile”, che farà “di Azione il primo partito italiano“. Ha sostenuto che si tratti di un obiettivo “necessario perché il nostro paese ha bisogno di un partito che lo protegga e non lo esponga ad avventure, salti nel buio e finte e improbabili rivoluzioni, ma ha bisogno di un partito che non metta mai in discussione le alleanze internazionali e l’appartenenza all’Unione europea. C’è bisogno di questa grande casa dei liberali, dei popolari e dei riformisti italiani”, colpiti duramente dalla crisi del bipolarismo.

Carlo Calenda su Mara Carfagna e i rapporti con il PD

Insomma, sembra che Mara Carfagna punti a fare di Azione, federata presumibilmente con la sua alleata alle ultime elezione, Italia Viva di Matteo Renzi, il più importante partito d’Italia. In merito si è espresso anche Carlo Calenda che ha detto che il partito non diventerà la “costola del Partito Democratico, destinato a morire perché non è in grado di esprimere una linea”. Non si tratta di una chiusura completa nei confronti del PD, ma Calenda invita Enrico Letta a “decidere: o con noi o con il M5s. Penso che alla fine decideranno per andare con i 5 stelle, secondo me è un errore. Possono anche cambiare rotta e decidere di aprire una discussione con noi su un’agenda riformista, ma decidano, perché così non possono andare avanti”.

Infine, poi, commentando l’attuale situazione politica, Carlo Calenda dopo l’annuncio dell’elezione di Mara Carfagna in qualità di presidente di Azione, ha detto che il suo partito sarà l’ultimo baluardo dell’agenda Draghi. La fine dell’esperienza di governo del banchiere, secondo Calenda, è “un’onta per il nostro paese, causata da tre scappati di casa”. Mentre si dice profondamente deluso dalla manovra finanziaria di Giorgia Meloni perché “tralascia i punti fondamentali come l’evasione fiscale e la sanità”, con tutte le fattezze di essere una tipica “manovra Salvini con le solite cose: il tetto al contante, i cordoni e le tensioni”.