Un gruppo di azionisti ha citato in giudizio Adidas per la partnership con il rapper Kanye West: i vertici del brand di abbigliamento sportivo, come riportato dal Wall Street Journal, sono stati accusati di non avere avvertito i diretti interessati del fatto che erano a conoscenza dei “comportamenti inaccettabili” avuti dal loro testimonial. Già nel 2018 infatti i rapporti commerciali erano stati messi in discussione per i medesimi motivi.



Il riferimento, in particolare, è ad alcune affermazioni antisemite, che avevano portato Balenciaga a interrompere gli accordi a ottobre scorso. Poco dopo, anche Adidas prese lo stesso provvedimento, che però costò caro all’azienda. La linea Yeezy, nata nel 2013, assorbiva infatti circa l’8% dei ricavi del brand sportivo e quindi circa 2 miliardi. In Borsa, in questi mesi, il titolo ha perso inoltre parecchi punti. È per questo motivo che adesso gli azionisti stanno iniziando a ribellarsi, anche nelle sedi giudiziarie.



Azionisti contro Adidas per partnership con Kanye West: via ad azione legale collettiva

Gli azionisti, infuriati con Adidas per come ha gestito la partnership con Kanye West, hanno depositato venerdì scorso una proposta di azione legale collettiva presso il tribunale distrettuale degli Stati Uniti in Oregon. In essa viene sostenuto che l’ex CEO Kasper Rorsted e Harm Ohlmeyer, il chief financial officer, siano stati coinvolti nella diffusione di dichiarazioni false e fuorvianti sulla relazione tra le due parti.

Adidas era a conoscenza del suo comportamento e non ha avvertito gli investitori di ciò e del fatto che aveva per questo motivo considerato di porre fine alla partnership”, questo viene affermato nella documentazione consegnata ai giudici. “L’azienda non è riuscita a prendere misure precauzionali significative per limitare l’esposizione finanziaria negativa nel caso in cui la partnership si fosse conclusa”. La società di abbigliamento sportivo da parte sua ha respinto ogni accusa e ha affermato che adotterà tutte le misure necessarie per difendersi.