Azouz Marzouk ha sempre avuto le idee chiare sul movente che ha scatenato la Strage di Erba e soprattutto sull’innocenza della coppia di coniugi condannati all’ergastolo per la morte della moglie Raffaella Castagna, il figlio Youssef e la suocera Paola Galli, oltre che della vicina di casa di quest’ultima, Valeria Cherubini. Olindo Romano e Rosa Bazzi ai suoi occhi non avrebbero mai potuto commettere una mattanza di quella portata. Il suo silenzio è durato a lungo, dieci anni dopo essere stato considerato pericoloso dalle autorità italiane e per questo espulso dal Paese. Le sue dichiarazioni saranno al centro dello speciale de Le Iene che andrà in onda su Italia 1 nella prima serata di oggi, 5 agosto 2019. Rosa e Olindo: due innocenti all’ergastolo? analizzerà infatti non solo il punto di vista della coppia accusata di essere colpevole della Strage di Erba, ma anche di una delle vittime indirette della mattanza. Marzouk quella notte ha perso tutto e per questo secondo Giuseppe e Paolo Castagna, figli e fratelli di due delle vittime, avrebbe dovuto partecipare al loro dolore e non alimentare una pista che gli stessi Olindo e Rosa stanno perseguendo con maggior forza negli ultimi mesi. “Sono sconcertati dalle ripetute dichiarazioni del signor Azouz Marzouk”, dice l’avvocato Massimo Campa alla stampa dando voce ai suoi assistiti. Agli occhi dei due figli di Paola Galli, il tunisino infatti non starebbe rispettando il loro dolore e starebbe minacciando anche la reputazione della loro famiglia. Mazouk invece non si è mai arreso di fronte alla verità della Giustizia, chiedendo più volte una revisione del processo.
Azouz Marzouk, Strage di Erba: una nuova denuncia
“Abbiamo presentato un’altra denuncia e l’abbiamo aggiunta a quella precedente”, dichiara Azouz Marzouk a Le Iene lo scorso aprile, sempre più convinto che Rosa Bazzi e Olindo Romano siano innocenti. A confermare i suoi sospetti è stata l’intervista rilasciata da Rosa al programma di Italia 1, in cui ha sottolineato di essere stata informata delle dinamiche del pluriomicidio dal Maresciallo Gallorini, a capo delle indagini. “Io so chi è stato, ma devo avere le prove”, ha dichiarato nello stesso periodo Azouz a Quarto Grado. Per questo ha scelto di chiedere una revisione del processo, di approfondire le indagini e rivedere tutti i documenti che hanno convinto tre giudici a condannare senza dubbio Rosa e Olindo al carcere a vita. “Già al primo processo avevo manifestato i miei dubbi”, ricorda ancora. All’epoca però ha scelto di rimanere in silenzio perché intimorito dall’avvocato, forse per paura di finire ancora al centro dell’attenzione delle autorità. “Ci sono tante, troppe cose che non tornano”, gli fa eco l’investigatore Davide Cannella che Marzouk ha assunto per seguire ogni pista possibile e scoprire la verità. Quella notte c’era qualcun altro nell’appartamento dei Castagna? Come hanno sottolineato a Domenica Live, Azouz e l’investigatore sembrano esserne convinti. Soprattutto considerando che Rosa e Olindo non presentavano alcuna traccia di sangue addosso né erano presenti tracce ematiche che potessero confermare la loro colpevolezza. L’unica goccia di sangue è quella ritrovata nell’auto, “che oltretutto sembra una traccia trasferita”, dice Cannella.