L’Azulik Hotel in Messico è un eco-resort unico nel suo genere che non solo è immerso e quasi nascosto nella lussureggiante giungla dello Stato di Quintana Roo ma è rinomato per i suoi edifici dalle architetture stravaganti e al limite del surreale che lasciano ogni volta a bocca aperta i turisti: si trova infatti nei pressi di Tulum (cittadina situata sull’affascinante litorale caraibico della penisola dello Yucatán e che un tempo ospitava un importante insediamento dei Maya) un residence di extra-lusso che può essere considerato un vero complesso e nel quale non si può solamente alloggiare ma è presente pure l’Azulik Uh May, un centro d’arte nato dalla sfrenata fantasia dell’architetto Eduardo Neira (conosciuto anche col moniker di “Roth”), e IK Lab, un laboratorio di arte contemporanea che stupisce sin dalla sua avveniristica struttura ondulata che dovrebbe ricordare un grembo: insomma l’Azulik può essere considerato un vero e proprio santuario dell’arte e della cultura nell’entroterra messicano oltre che un angolo di paradiso in cui rilassarsi godendo non solo di panorami mozzafiato ma dei servizi a cinque stelle garantiti da questo resort eco-sostenibile.



L’AZULIK HOTEL IN MESSICO

L’Azulik Hotel nelle vicinanze di Tulum è infatti composto da una serie di alloggi eco-friendly, ognuno diverso dall’altro (tanto da essere ribattezzati con un proprio nome e avere caratteristiche uniche) in cui la permanenza per gli ospiti diventa una esperienza di tipo immersivo sia dal punto di vista della cultura locale e del centro di produzione dedicato alle forme artistiche contemporanee sia per l’oasi di relax e benessere realizzata dai progettisti in favore dei suoi facoltosi ospiti. L’impatto visivo che dà questo resort è quello di una sorta di tribù che, vista dall’alto, fa capolino tra la vegetazione e da diversi anni l’Azulik viene considerato non solo un hotel esclusivo ma pure il luogo adatto in cui “riconnettersi” alla natura e riscoprendo se stessi rispettando però l’ambiente naturale circostante. Ciascuna delle 48 “villette” in legno sono state realizzate per armonizzarsi con l’ecosistema della giungla maya come pure del mare caraibico che si osserva da lontano e ognuna di esse garantisce una spettacolare vista a 360 gradi. Come spiegano gli ideatori su sito ufficiale, si è scelto volutamente di non ricorrere all’uso dell’energia elettrica e bandendo la presenza di televisori per far riscoprire il rapporto primigenio con la natura e offrire soprattutto alle coppie, più che al target delle famiglie, l’atmosfera ideale per una romantica fuga.



UN ECO-RESORT TRA SPIRITUALITA’ E ARTE CONTEMPORANEA

Tutto all’interno dell’Azulik Hotel in Messico è improntato alla ricerca della spiritualità e della commistione tra arte e natura e, grazie a boom di Instagram negli ultimi anni, è diventato famoso in ogni angolo del mondo e svelando così alcuni dei suoi segreti anche a coloro che non possono permettersi una vacanza cosi esclusiva: come accennato, le residenze che il resort propone ai suoi ospiti sono 48 e tutte ispirate da elementi e tradizioni delle popolazioni indigene del Centro e Sudamerica, pur se “rilette” in una prospettiva di hotel di lusso tra ponti sospesi e vasche da bagno realizzate con strutture in vimini. Non solo, dato che uno dei punti di forza dell’Azulik è a sua proposta culinaria con il ristorante Kin Toh che offre un menu avant-garde in cui si combinano elementi della cucina internazionale con quelli delle tradizioni native; per non parlare anche della proposta “fusion” tra ricette giapponesi e messicane in un locale che svetta dall’alto sulla vegetazione della giungla. “Back ti basics”: è questo il claim che campeggia sul portale dell’Azulik e questo ‘ritorno alle origini’ si concretizza infatti anche in uno stile di vita lontano dal turismo di massa, con tempi di attesa lunghi ma improntato al relax e al tornare ad apprezzare le piccole cose e un esempio di tutto ciò viene dallo Sfer Ik Museion, ovvero una galleria d’arte e laboratorio interdisciplinare ricavato in una struttura quasi surrealista e che è sede di residenze artistiche, workshop artigianali oltre che una sorta di incubatore di progetti per fruire dell’arte in modo innovativo ma anche eco-sostenibile.

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