«Ce la stiamo mettendo tutto per farcela a riaprire la scuola il 14 settembre in presenza e in sicurezza»: così Lucia Azzolina il giorno dopo aver la firma dell’ordinanza ad hoc. Intervenuta oggi alle Olimpiadi delle idee del M5s di Villaggio Rousseau, il ministro dell’Istruzione ha evidenziato che sono in corso i tavoli tecnici con gli enti locali per i lavori di edilizia leggera, senza dimenticare il provvedimento mirato a dare poteri commissariali a comuni e province per velocizzare le procedure.
Presente ieri alla giornata inaugurale di Ponza D’Autore, la Azzolina ha rilasciato altre dichiarazioni che hanno acceso il dibattito sul web. L’esponente del Movimento 5 Stelle ha spiegato che il Ministero sta cercando anche altri spazi al di fuori degli edifici scolatici: «Stiamo stipulando un protocollo con il ministro Franceschini per l’utilizzo di musei, biblioteche, teatri, cinema. Ma sarà l’extrema ratio». (Aggiornamento di MB)
ORDINANZA AZZOLINA, SCOPPIANO LE POLEMICHE
Critiche dalle opposizioni dopo che ieri la ministra Azzolina è uscita allo scoperto firmando l’ordinanza per la riapertura della scuola il prossimo 14 settembre. Il primo ad esporsi è stato il leader della Lega Matteo Salvini, storico “nemico” della titolare del Miur, che attraverso la propria pagina Twitter in data 24 luglio ha commentato: “L’incapace ministro Azzolina, fra plexiglas e banchi con le rotelle, adesso per attaccare maestre e insegnanti precari tira per la giacchetta perfino il presidente Mattarella. Fermatela!”. Forza Italia si è invece maggiormente soffermata sulla polemica sorta per i nuovi banchi (ne servono tre milioni in meno di due mesi): “Il titolare della più grande azienda di arredi scolastici”, dice Anna Maria Bernini, come si legge su Il Fatto Quotidiano il 24 luglio, sostiene che il bando di gara contiene “numeri e tempi impossibili”, e chi lo ha fatto “non conosce il mercato”. La deputata forzista Labriola infine, è convinta che “i nodi da sciogliere sono tanti ed è inutile negare che anche all’interno della maggioranza manca il confronto costruttivo. Le opposizioni e le famiglie chiedono soluzioni certe”. (aggiornamento di Davide Giancristofaro)
AZZOLINA, “14 SETTEMBRE SI TORNA A SCUOLA”. DALL’1 AL VIA RECUPERO APPRENDIMENTI E…
Il Ministro dell’Istruzione, Lucia Azzolina, ha firmato l’ordinanza che di fatto dà il tanto atteso via libera alla ripresa delle lezioni scolastiche per l’Anno 2020/2021 il prossimo 14 settembre: la data prevista dall’ordinanza dalla titolare del dicastero in quota Movimento 5 Stelle vale per tutte le scuole dell’infanzia, del primo e secondo ciclo di istruzione e comprendeanche i Centri Provinciali per l’istruzione degli adulti diffusi su tutto il territorio nazionale. Per quanto riguarda invece le attività di recupero e di integrazione degli apprendimenti relativi all’anno scolastico precedente, la data da cerchiare in rosso in questo caso per gli studenti è il 1° settembre: secondo quanto specificato dal sito specializzato Orizzonte Scuola, inoltre, le singole Regioni poi potranno adottare le conseguenti determinazioni di loro competenza a proposito del calendario “con la necessità di effettuare almeno duecento giorni di lezione secondo quanto stabilito dalla normativa vigente”.
MINISTRA AZZOLINA FIRMA ORDINANZA: A SCUOLA DAL 14 SETTEMBRE
Intervenuta ad “Agorà”, il talk show in onda su Rai 3, la ministra Azzolina aveva anticipato la data del ritorno a scuola criticando le opposizioni per la loro attività di propaganda: “Con la maggioranza si lavora insieme, mentre dalle opposizioni meno propaganda c’è e più faremo contente le famiglie” ha detto la diretta interessata che poi è tornata sulla recentepolemica con i dirigenti scolastici in merito alle tipologie di banco che dovranno essere installate nelle aule. “Sarà una gara europea, vedremo quali aziende parteciperanno, ora però lasciateci lavorare perché le polemiche terrorizzano le famiglie”. Insomma, dal 14 settembre tutti in classe e, almeno a sentire la ministra, non ci sarà alcun rinvio a causa della tornata di Elezioni Regionali, spiegando anche contestualmente Luciana Lamorgese, Ministro dell’Interno, sta lavorando con gli enti locali all’individuazione dei seggi da allestire dunque in spazi diversi da quelli delle aule scolastiche per ovviare al problema.