Dopo lo scontro acceso tra sindacati, Comuni, Regioni e sigle del mondo scuola, il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina ha ottenuto in CdM – non senza difficoltà – un miliardo in più per la riapertura delle scuole dal 14 settembre prossimo: ora la stessa inquilina del Miur si appresta a stilare le norme definitive che dovranno valere da fine agosto in poi, sempre che non vi sia una seconda ondata di Covid-19 che al momento non vede una programmazione precisa e dettagliata. Nell’odierna intervista al Messaggero, la Azzolina fa il punto della situazione e presenta i tre capisaldi per le linee guida approvate nei giorni scorsi:
«migliorare e recuperare spazio dentro agli istituti, individuare nuovi locali fuori da scuola, avere più docenti e personale ATA. Metteremo in pratica le soluzioni scuola per scuola insieme ai tavoli regionali che sono già partiti. Il primo di settembre gli istituti saranno già aperti per fare lezione a chi è rimasto indietro e a chi vuole potenziare gli apprendimenti. Poi il 14 l’avvio ufficiale delle lezioni». Alle famiglie la Ministra assicura che si potrà riaprire in sicurezza ma per farlo il piano serve ancora di diversi dettagli che andranno giocoforza approntati nelle poche settimane che separano l’inizio luglio con la fine di agosto. Nel frattempo per garantire il distanziamento voluto dal Cts, il Ministero pensa all’acquisto di banchi singoli di nuova generazione: «metri garantendo innovazione della didattica. Credo che saranno la priorità per molti istituti. Sull’acquisto ci darà una mano il commissario per l’emergenza».
LE LINEE GUIDA DELLA AZZOLINA
Sugli ingressi in classe, Lucia Azzolina specifica che avverranno secondo fasce d’età e saranno scaglionati per evitare assembramenti ma non chiarisce ancora quale sarà il criterio e la divisione di queste “fasce”: sulla mascherina invece, «il Ministero della Salute ha già detto che rivaluterà la misura nella seconda metà di agosto». Capitolo plexiglas, la Azzolina prova a sgombrare ogni “rumors” apparso finora: «E’ sempre stata una bufala, fin dal primo momento. Avevamo fatto una riunione privata e avevamo comunicato ai nostri interlocutori che il comitato tecnico scientifico stava valutando diverse misure per la riapertura della scuola a settembre tra cui anche i divisori, tra le altre mille ipotesi». Pochi minuti dopo, attacca ancora la Azzolina, «per i giornali quella ipotesi di divisori era diventata la notizia di ‘bambini a settembre nelle gabbie di plexiglas’, con tanto di immagine. Cosa ripresa da tutti tanto che dopo tre giorni feci un video per dire che mai si era parlato di bambini nelle gabbie. E subito i giornali hanno parlato di ‘Azzolina fa dietrofront, marcia indietro su plexiglas’. Ci vorrebbe maggiore correttezza da parte di tutti».
Entro settembre verranno sbloccati 2,5 miliardi (1,5 dal Dl Rilancio, un miliardo in più nel prossimo scostamento di bilancio in Parlamento) per destinarli a «arredi nuovi, banchi singoli che permettono di recuperare spazio e noi dobbiamo mantenere un metro di distanza bocca a bocca in classe, banchi singoli e moderni che permetteranno una didattica moderna, nuovi spazi e nuove aule». Non solo, gli stessi fondi – concluda Azzolina nell’intervista al Messaggero – serviranno «per fare patti territoriali per portare gli studenti fuori dalla scuola tradizionale e per l’organico».