Il Ministro dell’Istruzione Lucia Azzolina è intervenuta in Commissione Cultura al Senato per presentare il piano per la ripresa della scuola a settembre: dopo le linee guida contestate e i cambiamenti avvenuti ancora in questi ultimi giorni, la titolare del Miur garantisce che nessuno al Ministero né al Governo «ha mai affermato che la didattica digitale possa o debba sostituire la didattica in presenza. La configurazione concettuale e concreta dell’attività ‘a distanza’ rappresenta una sfida e al contempo un’opportunità, complementare alla didattica in presenza». Nelle linee guida infatti la “Dad” è prevista come possibilità specie per le classi delle superiori e laddove vi siano problematiche nella spaziatura all’interno della stessa classe: «nel mese di settembre 2020, le attività didattiche riprenderanno in presenza e in sicurezza su tutto il territorio nazionale», ha aggiunto la Azzolina nell’audizione a Palazzo Madama. La ripresa della scuola avverrà il 14 settembre nel rispetto della cornice «dentro cui ci stiamo muovendo che sono le indicazioni finalizzate alla prevenzione del contagio contenute nel Documento Tecnico, elaborato dal Comitato Tecnico Scientifico».



AZZOLINA VS SALVINI “NO ALUNNI CACCIATI DA SCUOLA”

Il tema sicurezza dibattuto all’interno del Governo e con le opposizioni viene spiegato così dalla Ministra dell’Istruzione dopo le domande dei senatori: «Le singole scuole saranno chiamate ad operare nel rispetto di un complesso equilibrio tra sicurezza, benessere socio-emotivo di studenti e personale scolastico, qualità dei contesti e dei processi di apprendimento e rispetto dei diritti costituzionali alla salute e all’istruzione. Lo faranno da sole? No. Il loro lavoro sarà accompagnato dall’Amministrazione centrale e periferica e dagli Enti Locali». La n.1 del Miur al netto delle polemiche contro la sua posizione, conferma il miliardo concesso dal CdM per la riapertura di settembre e aggiunge «Vogliamo digitalizzare la scuola e farlo in fretta. Abbiamo stanziato oltre 400 milioni di euro, aumentandoli dagli iniziali 200, per potenziare la connettività delle scuole portando negli istituti».



Chiosa finale, ad audizione di fatto già terminata, la polemica con Matteo Salvini in merito agli alunni fuori dalle scuole: «Questa sera il ministro Lucia Azzolina dice che ‘nessun alunno sarà cacciato da scuola’, e così smentisce il ministro Lucia Azzolina che solo venerdì scorso diceva ‘abbiamo al momento il 15% di studenti che dobbiamo portare fuori dagli edifici scolastici», attacca il leader della Lega, ribadendo «Se mancano gli spazi, più spazi li trovi chiedendo aiuto alle scuole paritarie, con una bella collaborazione pubblico-privato, senza ideologia da parte della sinistra». Su Fb la risposta piccata di Lucia Azzolina: «Nessun alunno sarà cacciato da scuola, come sta continuando a dire Matteo Salvini in queste ore, inondando le Regioni di numeri a caso. A settembre la scuola riaprirà per tutti. Abbiamo le soluzioni e abbiamo le risorse. E siamo al lavoro con il contributo di tanti. C’è chi, invece, preferisce usare la scuola per fare propaganda. È molto facile ma anche molto irresponsabile».

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