Lucia Azzolina risponde su Facebook alle polemiche sul concorso vinto da dirigente scolastico. “Sono state scritte una valanga di stupidaggini. La mia colpa è quella di aver vinto un concorso, di far parte di un gruppo di politici che malgrado la politica ama studiare e ama migliorarsi. Per vincere un concorso basta studiare, non servono raccomandazioni, basta studiare ed è quello che faccio da una vita”. L’ex ministra dell’Istruzione ha parlato di “giornalisti in malafede e politici senza scrupoli hanno portato ad un mix di indecenze, cattiverie e bufale. Sono qui per smentirle”.
Azzolina racconta la sua carriera nel mondo della scuola: ”Voglio raccontarvi un po’ di me. Sono una persona molto umile, sono cresciuta a Siracusa e a 10 anni i miei genitori hanno comprato casa a Floridia, un piccolo paese, perché a Siracusa le case costavano troppo. A casa mia non c’erano libri, sin da bambina ho capito che se volevo essere una donna libera e indipendente dovevo studiare perché non facevo parte delle famiglie di raccomandati”. L’ex ministra ha ricordato il liceo, la laurea in filosofia, la partecipazione al concorso per la Sis, ”i dieci lunghi anni di insegnamento nella scuola”, il passaggio di ruolo nel 2014 e la seconda laurea. ”Mi sono sempre alzata alle 5.30 per studiare, non devo dire grazie a nessuno se non a me stessa’‘, ha detto.
Lucia Azzolina e le polemiche sul concorso: “Fatto con due costole rotte perché studiavo e mi trascuravo”
Lucia Azzolina ha risposto alle polemiche sul suo concorso ”fatto quando non ero ministro. Nel 2017 viene pubblicato il bando per il concorso da dirigente scolastico, era il mio sogno fare il dirigente scolastico. Decido di partecipare, non ero nemmeno dentro il M5S, partecipavo a qualche banchetto ma mai avrei immaginato di candidarmi alla Camera dei deputati. Studio e partecipo a quel concorso e nel frattempo entro alla Camera dei deputati. Dopodiché quest’estate mi assumono, non c’è stato alcun trasferimento in Sicilia da parte mia”.
”E’ stato un concorso, nazionale, molto difficile – ha raccontato Azzolina -. Sono tre prove, la prima prova è preselettiva, un quiz con circa 30mila candidati. Poi faccio la prova scritta, il compito è anonimo e poi faccio la prova orale. Il sistema mi manda in Sardegna. In Sardegna ci vado con due costole fratturate, perché alzandomi la mattina presto, studiando e facendo una vita così mi sono trascurata, ma non ho detto niente. Ho preso zero in informatica perché è stata sorteggiata una formula excel a me sconosciuta. La domanda era una sola. Non mi preoccupano le illazioni dei giornali, a me preoccupa quello che scatenano perché le falsità scritte sui social scatenano le minacce, sono quelle minacce per cui io oggi vivo sotto scorta. Minacce che nei confronti di una donna sono ancora più pesanti”.