Per l’occasione della Giornata Internazionale dello Studente 2020, la Ministra dell’Istruzione Lucia Azzolina ha scritto una lettera indirizzata a tutti i ragazzi e i ragazze delle scuole italiane pubblicata su La Stampa. «Lo dico senza giri di parole: non dovete essere voi a pagare il prezzo più alto di questa emergenza», scrive la titolare del Miur nel giorno in cui davanti al Parlamento diversi studenti si riuniranno per «fare lezione ai parlamentari», una forma di protesta messa in campo dalla Rete degli Studenti. «Dopo anni di manifestazioni contro i tagli alla scuola e appelli per richiedere più finanziamenti, studenti e studentesse proveranno a spiegare che sulla scuola e sui giovani vanno investite risorse, andando a Montecitorio armati di sedie e lavagna», attaccano i ragazzi romani. Di contro però la Ministra Azzolina vuole provare a tendere una mano agli studenti, coinvolti in pieno nel lockdown della fase 1 e in buona parte obbligati a restrizioni e misure anche in questa seconda ondata. «Non dovete essere voi a pagare il prezzo più alto di questa emergenza. Le scuole sono un ambiente controllato, ci sono regole severe che vengono rispettate con attenzione anche grazie agli studenti. Le scuole devono stare aperte», sottolinea ancora la Ministra in quota M5s.



LA LETTERA DELLA MINISTRA AZZOLINA

Lasciare a casa i ragazzi «è una sconfitta», scrive ancora Lucia Azzolina nella lettera a La Stampa, «riapriremo le scuole non appena possibile» promette la titolare del Ministero dell’Istruzione. «Se alla vostra età mi avessero detto ‘Lucia, da domani non si va più a scuola, si studia da casa’, l’avrei presa male. Probabilmente anche  io avrei scritto al Ministro dell’Istruzione. E per questo sento il  dovere di rispondervi direttamente», ammette ancora la Ministra Miur, parlando di “scelte come comunità” per spiegare le restrizioni imposte da Cts e Governo nel pieno della seconda ondata Covid. Infine, Azzolina spiega di aver condiviso le sue preoccupazioni con il Comitato Tecnico Scientifico per l’emergenza che ha ripetuto alla stessa Ministra queste parole: «Le scuole sono un ambiente controllato, ci sono regole severe che vengono rispettate con attenzione anche grazie agli studenti. Le scuole devono stare aperte. Una loro chiusura prolungata rischia di impattare negativamente e a lungo termine sulla formazione, sulla capacità di apprendimento, sui livelli di istruzione. Sull’emotività dei ragazzi».

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