La scuola non verrà nuovamente paralizzata a causa dell’epidemia di coronavirus, a meno che i numeri dell’infezione tornino a salire in maniera esponenziale e incontrollata. Lo ha spiegato la ministra dell’istruzione, Azzolina, che intervistata da Carta Bianca ha appunto ammesso: “Mi sento di escludere un nuovo lockdown generalizzato della scuola: non siamo più quelli di marzo, abbiamo lavorato, le conoscenze scientifiche si stanno evolvendo. I protocolli servono ad isolare i positivi ma ci auguriamo che un lockdown della scuola non sia più pensabile”. La titolare del Miur ha spiegato che le famiglie non verranno “abbandonate” nel caso un loro figlio dovesse contrarre il covid-19 durante le lezioni: “Abbiamo previsto degli incentivi per mamme e papà se dovessero restare a casa con i figli. Non vogliamo far sentire sole le famiglie, è un anno complesso. Ma non è detto che se un bambino risultasse positivo, necessariamente tutta la classe debba andare in quarantena”.
AZZOLINA: “STIAMO NOMINANDO I SUPPLENTI”
Si è parlato anche della questione supplenti, visto la carenza dei professori dovuta anche alle defezioni per covid-19: “Ora per ora stiamo nominando i supplenti: solo oggi sono 25 mila quelli nominati, sinora ne abbiamo nominati 70 mila, domani ci saranno altre convocazioni, per il 24 avremo i docenti in cattedra. In passato i supplenti arrivavano a ottobre in classe, con graduatorie cartacee. Una parte di questa procedura ora è digitalizzata: sono giunte 1 milione e 900 mila domande”, la ministra ha poi aggiunto che il concorso ad ottobre si farà. L’esponente del governo ha fatto anche un primissimo bilancio della riapertura delle scuole: “E’ positivo, siamo molto soddisfatti. E’ un anno complesso ma la preoccupazione e le ansie si sono trasformate in grande emozione. Anche io mio sono emozionata, ho rivissuto le ultime settimane, ho ripensato al periodo del lockdown e al lavoro fatto in questi mesi. Senza l’istruzione muore il Paese”. E sulle ali dell’entusiasmo ha aggiunto: “Io amo la scuola. Penso proprio che dopo questa esperienza tornerò a scuola a fare il dirigente scolastico. Ce l’ho messa tutta e ce la sto mettendo tutta. Amo la scuola e vorrei lasciarla migliore di come l’ho trovata”.