La ministra dell’istruzione, Lucia Azzolina, invita gli italiani ad essere ancora più responsabili durante le vacanze di Natale, per fare in modo che le scuole possano riaprire all’inizio dell’anno nuovo, precisamente dal 7 gennaio 2021, così come stabilito dall’ultimo Dpcm del 3 dicembre 2020. Lo ha spiegato la stessa titolare del Miur partecipando al “Natale digitale” del ministero: “Sarà un Natale diverso – le sue parole riportate da orizzontescuola.com – ma dobbiamo essere ancora di più responsabili: abbiamo un dovere come paese, riaprire le scuole superiori. Più saremo responsabili e cauti durante le vacanze, più quell’obiettivo sarà realizzabile. Invito tutti ad abbracciare il mondo della scuola e a proteggere la nostra scuola essendo responsabili”. La stessa Azzolina era uscita allo scoperto anche nella giornata di ieri, rispondendo tramite diretta Facebook agli alunni, sulla pagina Italian Digital Revolution – Aidr: “Anche io voglio che la scuola sia in presenza – aveva detto la ministra – non solo da ministro ma da ex insegnante la scuola salva vite umane, non è solo la sanità a salvare vite”.



AZZOLINA: “LA SCUOLA NON E’ DIETRO UN PC”

Lucia Azzolina aveva quindi sottolineato come la scuola non si possa fare “dietro ad un pc”, aggiungendo che la didattica a distanza “non può andare avanti per tanto tempo, anche gli studenti delle superiori hanno diritto di tornare a scuola in presenza”. E la pandemia che stiamo vivendo deve fare da motore per arrivare ad una vera rivoluzione del digitale scolastico, ma che sia in presenza non a distanza: “Dobbiamo ripensare la didattica del ventunesimo secolo, dobbiamo immaginare una didattica digitale in classe, perché i nostri studenti parlano questa lingua e noi come personale scolastico dobbiamo adeguarci al tempo che passa, anzi dovremmo essere più veloci”. E sul rientro in classe aveva poi aggiunto: “Stiamo lavorando insieme alle Regioni sui temi dei trasporti e dei test rapidi: sono già partiti i tavoli con i prefetti che aiuteranno a risolvere le criticità che ci sono sul fronte dei trasporti e poi, come ministero, abbiamo chiesto una corsia preferenziale nelle Asl per dare risposte rapide ai dirigenti”.

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