È caos nel mondo scuola dopo l’annuncio della Ministra Azzolina sui “mono banchi” la cui gara pubblica sarà indetta «a breve dal Commissario Arcuri per evitare lo sdoppiamento delle classi»: il problema è che il mese di luglio è ormai finito e settembre si avvicina a grandi passi, con docenti e famiglie che lamentano la mancanza di decisione del Governo con in più il “nodo” sui costi che inizia a spaventare. Si stima 300 euro per ogni singolo banco e così partono gli esposti a cominciare dal Codacons: «esposto alla magistratura contabile affinché si faccia chiarezza su tutti gli aspetti dell’appalto del Miur. Vogliamo capire se vi sia stata una regolare gara e come sia stata individuata la società che dovrà fornire i nuovi banchi. E’ necessario inoltre appurare se la spesa a carico della collettività sia congrua e proporzionata o se, al contrario, vi siano stati sperperi di fondi pubblici». Scattano poi le interrogazioni parlamentari delle opposizioni contro la Ministra Azzolina per provare a capire come potrà avvenire effettivamente la riapertura quando ancora mancano regole specifiche per le varie scuole: «i banchi sono singoli e al momento sono quelli che ci garantiranno maggiore distanziamento ma in futuro permetteranno l’avvicinamento, cioè di avere un’innovazione didattica che permette agli studenti di lavorare in gruppo», ha spiegato oggi la titolare del Miur anche se ancora manca la precisione su quanti banchi effettivi serviranno, «Stiamo facendo le rilevazioni, le abbiamo fatte prima con l’ufficio scolastico regionale. E adesso anche con i dirigenti scolastici. Stiamo distinguendo per la scuola primaria, secondaria di primo grado e di secondo grado».
AZZOLINA “SCUOLA RIPARTE IL 14 SETTEMBRE”
Il Ministro della Pubblica Istruzione Lucia Azzolina prima di volare a Milano per partecipare al tavolo tecnico con l’ufficio scolastico regionale, ha introdotto ancora una volta il “tema” della riapertura delle scuole nell’intervista ai giornali appartenenti al Quotidiano Nazionale (Resto del Carlino, Il Giorno, La Nazione): «Le condizioni per tornare ci sono. Le famiglia, i ragazzi, i docenti, il personale, tutti vogliono rientrare a scuola. Noi vogliamo riaprire le scuole». Si riparte il 14 settembre, nonostante le polemiche dei sindacati e nonostante le moltissime perplessità riguardo i lavori sull’edilizia scolastica e in generale tutti gli adeguamenti alle norme espresse dal Comitato Tecnico Scientifico. «Anche il personale vuole tornare a scuola. Ricordo a Bergamo la gioia negli occhi di docenti e collaboratori scolastici per il primo giorno degli esami di Stato. Si sono appena conclusi e sono stati un grande risultato con cui abbiamo ufficialmente iniziato a riaprire le scuole a giugno, tutti vogliono tornare in presenza», spiega ancora la Ministra Miur ai taccuini del QN.
AZZOLINA CONTESTATA A MILANO: IRA FAMIGLIE E DOCENTI
Ma è sul fronte sindacati che la sfida a distanza resta tale: dopo le critiche della Cgil che hanno espresso il loro “niet” alla riapertura della scuola a settembre stante le condizioni attuali, la Ministra Azzolina rimarca nell’intervista la necessità di un nuovo tavolo per dirimere tutte le distanze: «Non perdiamoci nelle polemiche. Siamo impegnati notte e giorno per la ripartenza e perché il 14 settembre il corpo docente sia al completo. Assieme agli uffici scolastici regionali, ai dirigenti scolastici, agli enti locali. Ci sono scuole già pronte, altre più in difficoltà, le aiuteremo una per una. Non basta lanciare allarmi senza proporre soluzioni, bisogna lavorare tutti insieme. E bisogna farlo adesso». In maniera ancora più esplicita, la Azzolina aggiunge «Con i sindacati dobbiamo chiudere il protocollo di sicurezza per settembre. Noi siamo pronti da due settimane, stiamo aspettando loro. Va chiuso al più presto». Il fattore tempo è decisivo, con il mese di luglio ormai quasi andato e con il 14 settembre che si avvicina a grandi passi: in merito ai locali alternativi alle classi e all’ipotesi di usare cinema, teatri o prefabbricati nei cortili delle scuole, la Ministra spiega «sono tutte ipotesi in campo». Passi avanti sui banchi innovativi “multi-funzione”: «Ci stiamo lavorando con il commissario straordinario Arcuri. Il bando per il loro acquisto pronto». Fuori dalla scuola milanese in cui farà visita stamane la titolare del Miur un gruppo di docenti, famiglie e associazioni scolastiche protestano per i tempi lunghi e i dubbi ancora non risolti dal Governo sulla riapertura delle scuole: «vogliamo una scuola in presenza, perché è un diritto».