Non si placa il “caso” Lucia Azzolina, la Ministra del Miur accusata di aver copiato la tesi finale per la Scuola di Specializzazione (la Siss): tutto era cominciato domenica scorsa con un articolo apparso su Repubblica del professore Massimo Arcangeli docente di Linguistica all’Università di Cagliari, in cui si faceva esplicito riferimento alla tesina della neo-Ministra dell’Istruzione (a seguito delle dimissioni di Fioramonti, ndr) copiata in diversi passaggi e con citazioni e virgolette non inserite. Intervenuto oggi ad “Un Giorno da Pecora” su Rai Radio1, il professore non solo conferma “rincara la dose” contro la senatrice grillina: «La tesi di Azzolina? Per me è un plagio, ma completerò l’analisi domani. La prima cosa che dovrebbe fare comunque è chiedere scusa per averla affrontata in modo leggero». Sempre sulla tesi per la laurea di specializzazione (presa nel 2009 dalla Azzolina a Pisa), Arcangeli ribadisce «io ho esaminato l’estratto disponibile on line di questa relazione, nelle prime tre pagine ho riscontrato che il 50% dei passi non erano né citati né riportati con i relativi saggi e articoli in bibliografia». Sul caso Azzolina si era scagliata anche la Lega con Salvini che ha chiesto immediatamente le dimissioni e con la stessa Ministra che invece aveva reagito difendendosi e ribadendo «la tesi non è una tesi e non è stata copiata». Il professore però la pensa ancora diversamente.
RENZI ATTACCA IL M5S: “SU AZZOLINA DOPPIA MORALE”
«Un plagio? Secondo me sì, ma sto comunque esaminando le altre 38 pagine. Completerò l’analisi domani. Come me ne sono accorto? Ho riconosciuto a memoria una citazione tratta da un volume famosissimo, ho fatto una serie di altri controlli sullo stesso estratto e ho ricavato quello che ho scritto. Perché me la sono andata a leggere? Navigavo allegramente su internet, stavo facendo ricerche sul tema e sono incappato in queste tre tesi. Io studio sempre tutto. Ma non ce l’ho assolutamente con Azzolina», è l’ultima precisazione del professore dell’Università di Cagliari ai microfoni di “Un Giorno da Pecora”. Nel frattempo, da un “Matteo” all’altro: dopo Salvini è Renzi a contestare la Ministra Azzolina, anche se in maniera meno veemente (si tratta pur sempre di una titolare di Ministero nel suo stesso Governo, ndr) e con la polemica più indirizzata verso il M5s che non sull’Azzolina stessa: «Lucia Azzolina è stata accusata di plagio per aver citato senza virgolette alcuni testi nel suo lavoro finale alle Scuole di Specializzazione. Non so se questa accusa sia vera o falsa. C’è una cosa però che mi sembra molto ingiusta: la doppia morale», scrive l’ex Premier nella sua E-news. Il riferimento è a quanto contestato nel passato ad una vicenda simile per l’allora Ministra Pa Marianna Madia: Renzi torna dunque all’attacco «attaccarono pesantemente Marianna Madia per una presunta accusa di plagio che una commissione ufficiale – chiamata a verificare – escluse ufficialmente. Per molto meno, insomma, alla Madia fu fatto un processo sui social, sui media, nei talk show. Oggi di Lucia Azzolina i grillini e il Fatto Quotidiano non parlano. Zitti, silenzio, imbarazzo». L’attacco del leader di Italia Viva ai compagni di Governo del M5s è poi ancora più netto e fragoroso al termine della E-news: «Niente di sorprendente, sia chiaro: si chiama doppia morale. L’abbiamo già vista sulle banche, sui processi, sui finanziamenti al Blog di Beppe Grillo».