Dibattito accesissimo sulla truppa no pass dopo il convegno organizzato a Torino dal think tank composto da Mattei, Cacciari, Freccero e Agamben. Tanti gli interventi nel corso della “rassegna”, alcuni dei quali abbastanza forti, basti pensare al paragone con la Shoah. Alcune dichiarazioni, in particolari quelle del professor Montanari e della vicequestore Schilirò, hanno fatto discutere e sul tema è tornata Lucia Azzolina



Intervenuta ai microfoni di Piazzapulita, l’ex ministra dell’Istruzione ha stroncato così le opinioni sopra citate: «A me personalmente fa paura, è come se fosse un pugno allo stomaco. Ricordo benissimo quanto vissuto l’anno scorso, ricordo le bare di Bergamo davanti alle quali abbiamo pianto in tanti, ricordo le lettere degli studenti che avevano perso i nonni. Posso capire le paure e l’emotività, però le parole che ho sentito mi sembrano un delirio – l’affondo di Lucia Azzolina – quando sento parlare di Shoah e di Olocausto, mi chiedono se hanno mai aperto i libri di storia, se sanno cosa è stato quel periodo storico».



Nel corso del suo intervento, Lucia Azzolina ha tenuto a evidenziare: «Il vaccino può piacere o non piacere, ma abbiamo dei dati e sappiamo bene che il vaccino ti permette di convivere con una situazione difficilissima. Oggi possiamo andare al cinema, al museo, possiamo tenere le scuole un po’ più aperte: questo non è poco rispetto a quanto accadeva l’anno scorso».

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