Selvaggia Lucarelli

è sempre molto attiva sui social, dove propone fatti di attualità e si limita a commentarli per i suoi follower. Negli ultimi giorni, si è mostrata particolarmente propensa a proporre opinioni politiche, in particolare contro il ministro dell’interno. Matteo Salvini, a suo dire, non dovrebbe farsi chiamare Capitano, ma questa è solo una delle constatazioni che si è trovata a scrivere su Facebook, per altro anche in tempi non recenti. Arianna Barbuto non ci sta e così non le manda a dire: “è affetta da un delirio di identità di proporzioni bibliche” scrive per Libero. I riferimenti alla bibbia e alla religiosità non sono affatto casuali, infatti, prosegue così e chiaramente scrive “pensa di essere la Madonna”. Arianna Barbuto si riferisce alle parole che Selvaggia Lucarelli ha affidato alle pagine del Fatto Quotidiano: “non si capisce per quale motivo, a giudizio della giornalista, la Madre di Gesù Cristo dovrebbe ritenersi offesa se il ministro dell’Interno la ringrazia pubblicamente e non sentirsi oltremodo oltraggiata se Lucarelli ne scippa l’identità”. Selvaggia Lucarelli, infatti, ha risposto a Matteo Salvini, il quale aveva ringraziato la Madonna per i suoi successi politici. Tuttavia, aveva scritto come se fosse lei stessa la Madonna, immedesimandosi nella sua persona.



Azzurra Barbuto contro Selvaggia Lucarelli: “disprezzi chi non la pensa come te”

Dopo aver commentato la vicenda, Azzurra Barbuto ha spostato l’attenzione sul quadro generale della situazione, riprendendo alcune delle frasi scritte da Selvaggia Lucarelli sui social: “tu sei l’influencer di una buona fetta di italiani che credono nel tuo verbo” e ancora “tu ti sei definito padre di 60 milioni di italiani. Ecco, io sono modestamente madre di un solo figlio, ma m’è uscito decisamente meglio dei tuoi”. Azzurra Barbuto rimprovera il modo in cui, con queste frasi, Selvaggia Lucarelli mostrerebbe il suo disprezzo verso coloro che non la pensano come lei. Ed, infine, ecco che arriva la richiesta: “se sei la Madonna, compi il miracolo: quando cerchi di divertire i lettori scrivendo boiate, inducili alla risata davvero e non alla costernazione”. Parole dure quelle di Azzurra Barbuto, che si mostra decisa ad affrontare il discorso. Infatti, conclude la sua “preghiera” con un invito particolarmente diretto: “trasmetti qualcosa di utile e non la solita sterile inconcludente funzionale soltanto a te stessa perché volta a scaricare la bile sulla pagina” e prosegue “pregheremo per te”.



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