Baba Vanga, chiaroveggente bulgara, sarebbe la protagonista di una nuova, catastrofica profezia, che prevede l’arrivo di un’altra pandemia nel 2022. La “notizia” sarebbe stata pubblicata, stando ad alcune complicate verifiche fatte a ritroso, da un portale della Turchia, per poi essere ripresa e resa virale da alcuni siti del Sud America, anche se su questa ricostruzione la mano sul fuoco non è possibile metterla, proprio a causa delle difficoltà riscontrate nell’attività di controllo della news, che risulterebbe essere… fake.



Perché siamo arrivati a questa considerazione? Per il semplice fatto che Baba Vanga non solo è morta nel 1996, dunque ormai da 25 anni, ma soprattutto perché le argomentazioni che supportano questa sua ipotetica visione del futuro poggiano su fondamenta… inesistenti. Sì, perché la donna non ha mai e poi mai scritto testi scritti nei quali elencasse le possibili sventure e sciagure degli anni a venire e, di conseguenza, non è possibile stabilire con certezza totale cosa lei abbia veramente detto e cosa invece sia  frutto dell’inventiva degli altri esseri umani.



BABA VANGA: SI PARLA DI DOCUMENTI MISTERIOSI, MA…

Peraltro, Baba Vanga era semianalfabeta e il suo culto ha resistito all’incedere del tempo soltanto per mezzo del passaparola. Come ricostruito dai colleghi de “Il Fatto Quotidiano”, non esiste un documento originale nel quale la signora Vangeiya Pandeva Gushterova abbia lasciato ai posteri indicazioni o direttive da seguire. Addirittura, un sito turco parla di “misteriosi documenti del governo bulgaro”, mentre in America Latina si citano fantomatici “interpreti delle parole pronunciate in vita”.



Ecco allora che, di fronte a queste evidenze, paiono decadere tutte le suggestioni circolate sul web e attribuite proprio a Baba Vanga. Alcune “sue” frasi d’esempio? Eccole elencate di seguito: “Gli esseri umani si abitueranno a un nuovo virus”, “ci saranno molti disastri naturali”, “molti esseri viventi vengono distrutti qui. Non solo, i sopravvissuti moriranno per una grave malattia”.