A “Storie Italiane” si è parlato nuovamente della baby gang di Ancona. Nel corso della trasmissione di Rai Uno, condotta da Eleonora Daniele, è intervenuta Patrizia Guerra, madre coraggio che sta conducendo una battaglia personale, con le istituzioni, per difendere il figlio, aggredito tre volte nel giro di appena tre anni. Come ha riferito la donna, collegata audiovisivamente con il programma, “sono mesi che sto riferendo la stessa versione, ma questi ragazzi sanno di non essere puniti e continueranno, forse faranno anche peggio”.
Peraltro, “proprio oggi sono arrivati anche dei post in cui questi giovani si lamentano del fatto che noi stiamo criticando il loro operato, ma se loro non si vogliono fare criticare, non devono usare violenza verso altri ragazzi. Hanno anche detto che noi campiamo su quello che fanno, perché otteniamo visibilità: io da mesi, da anni, non abbiamo più libertà, mio figlio è traumatizzato. Io non ci sto guadagnando, io sto perdendo il lavoro”.
BABY GANG ANCONA, PATRIZIA GUERRA: “IO NON DEVO SCAPPARE”
Sulla baby gang di Ancona, si è poi registrato l’intervento in studio di Maria Teresa Ruta, la quale ha evidenziato che bisogna adottare contromisure per tutelare la salute del figlio di Patrizia Guerra, tanto fisica quanto psicologica. Addirittura, l’attrice ha rivelato di essersi interessata della questione a livello personale e di avere dialogato con un preside di una scuola di una città vicina ad Ancona, che sarebbe disposto a prendersi cura del ragazzo, inserendolo nel proprio istituto scolastico e aiutandolo a superare il trauma vissuto.
Di fronte a queste dichiarazioni, la signora Guerra, pur ringraziando Maria Teresa Ruta per quanto fatto, ha sottolineato di non voler abbandonare la città di Ancona: “Io non devo scappare”, ha asserito la donna, con Eleonora Daniele che le ha dato ragione e ha sostenuto la sua volontà di non indietreggiare.