Baby gang Ancona: la questione tiene ancora banco a “Storie Italiane”, trasmissione di Rai Uno condotta da Eleonora Daniele, dove dalle Marche è intervenuta Patrizia Guerra, la mamma coraggio che ha denunciato le aggressioni subite negli ultimi tre anni dal figlio, oggi 17enne. Come raccontato dall’inviata Carla Lombardi, si tratta di un branco di 30-40 ragazzi che presenta in città e che aggrediscono i loro coetanei: inoltre, “c’è preoccupazione anche nei negozi e nei bar del centro. Gli adolescenti bivaccano, non pagano il conto, distruggono tavolini e sedie”.
Inoltre, sui social media questi giovani hanno sbeffeggiato il programma della rete ammiraglia dell’azienda di viale Mazzini e la giornalista ha provato a entrare in contatto con le forze dell’ordine e con la Procura, ottenendo un no comment come risposta. Nel contempo, la signora Patrizia ha sottolineato: “Ieri mi ha telefonato una mamma di questi bulli e mi ha descritto che anche a questi ragazzi non vengono date opportunità di realizzarsi. Hanno chiesto di cantare e fare sport e i genitori non hanno le facoltà economiche per sostenere i loro desideri…”.
BABY GANG ANCONA: “MOIGE SOSTERRÀ LA SIGNORA PATRIZIA”
Sulla questione baby gang Ancona, il Moige ha rassicurato il pubblico di “Storie Italiane” e la conduttrice Eleonora Daniele, dicendo che “parleremo della problematica con la signora Patrizia e cercheremo di fare quanto è nelle nostre possibilità per dare un segno forte di cambiamento, Dobbiamo mettere senza se e senza ma i ragazzi di fronte alle loro responsabilità. Il tessuto sociale sano rieduchi e indirizzi i ragazzi”.
Come evidenziato anche da “Il Resto del Carlino”, la donna è stata minacciata sui social “dai baby criminali che da oltre un anno stanno facendo il bello e il cattivo tempo nel capoluogo dorico e continua ad essere attaccata, a giro, dalla baby gang. I membri di questa banda di teppisti sarebbero gli stessi che il 4 dicembre scorso hanno pestato il figlio 17enne alla fermata del bus, in piazza Ugo Bassi, lasciandolo con microfratture al naso e trenta giorni di prognosi”.