Baby Gang ha vinto la sua prima battaglia con la giustizia italiana: il trapper, il cui vero nome è Zaccaria Mouhib, non è colpevole per la rapina di Vignate: lo ha deciso la Corte di Appello di Milano, che lo ha assolto, ribaltando la sentenza di primo grado con cui l’artista era stato condannato a 4 anni e 10 mesi.



«Non ha commesso il fatto», questa la formula con cui è stato assolto Baby Gang, che quindi non c’entra nulla con quanto accaduto nel Milanese, respingendo la richiesta della sostituta pg Paola Pirotta, che aveva invece richiesto la conferma della condanna di primo grado, nella convinzione che il 23enne fosse coinvolto nella rapina di tre anni fa, sostenendo che sarebbe arrivato a minacciare con un’arma, nello specifico una pistola, insieme ad alcuni complici, un ragazzo a bordo di una vettura per rubargli 130 euro e degli auricolari. Ma il difensore di Baby Gang ha dimostrato che il suo assistito non c’entra nulla, in quanto aveva un alibi: non si trovava a Vignate, bensì a Rimini, quindi non poteva essere coinvolto nella rapina.



BABY GANG ASSOLTO, ORA SCATTA L’ATTESA SENTENZA PER SECONDO PROCESSO D’APPELLO

Una buona notizia per Baby Gang, che già nei giorni scorsi ne aveva ricevuto un’altra: infatti, era stato scarcerato ed è tornato ai domiciliari in virtù della decisione del tribunale del Riesame. Ora per il trapper resta da aspettare la sentenza di appello di un altro processo in cui è imputato: infatti era stato condannato in primo grado anche per una presunta sparatoria due anni fa in corso Como, nella movida di Milano, ricevendo la pena di 5 anni e 2 mesi.

L’auspicio di Baby Gang, e chiaramente anche del suo legale, l’avvocato Niccolò Vecchioni, è di riuscire a ribaltare anche questa sentenza. A tal proposito, stando a quanto riportato da Tgcom24, per questo secondo processo di appello la sentenza dovrebbe arrivare nei prossimi giorni.