È di oggi la notizia dell’arresto di Baby Gang, rapper, insieme a Neima Ezza, per il quale invece sono stati disposti i domiciliari. I due si sarebbero resi protagonisti di rapine e intimidazioni. Il GIP di Milano Manuela Scudieri, nell’ordinanza di custodia cautelare emessa a carico dei due giovani rapper accusati di rapine, ha descritto i profili dei due, che avrebbero seminato il panico rapinando coetanei di Milano e Vignate.
Di Amine Ez Zaaraoui, meglio noto con il nome di Neima Ezza, ha scritto: “Ha la personalità di chi assume un ruolo di comando nel gruppo criminale“. Di Zaccaria Mouhib, 20enne noto come Baby Gang, ha stilato il seguente identikit: “profilo di pericolosità sociale” anche perché ha usato “un’arma e minacce gravi”. Questo è quanto si legge nell’ordinanza di custodia cautelare a carico dei due giovani rapper, emessa dal Giudice. Neima Ezza è al momento ai domiciliari, mentre Baby Gang è finito in carcere.
BABY GANG E NEIMA EZZA ARRESTATI
Non solo Baby Gang e Neima Ezza ma anche Samy, diciottenne, che come gli altri due colleghi rapper sarebbe considerato responsabile di almeno quattro episodi di rapina tra Milano e Vignate. Solo per il primo, al secolo Zaccaria Mouhub, si sono aperte le porte del carcere mentre gli altri due sono finiti ai domiciliari. Il legale di Baby Gang, l’avvocato Niccolò Vecchioni, ha commentato a Fanpage.it: “Sicuramente c’è un’attenzione particolare al mondo in generale dei giovani cantanti rap e in particolare al circuito del mio assistito e alla persona di Baby Gang perché diciamo che il suo curriculum giudiziario non giustifica tutte queste attenzioni e rende queste richieste non assolutamente proporzionate”.
La misura cautelare, come spiegato dal legale del rapper, ha tuttavia rappresentato qualcosa di inaspettato. Lo stesso avvocato ha parlato di anomalie nella ricostruzione dell’accusa, sostenendo: “Il movente economico è incompatibile con quelle che sono le sue condizioni di vita attuali, sarebbero tutti fatti commessi dopo che il mio assistito ha sottoscritto questi contratti lautamente compensati per la sua attività da musicista. Questo è sicuramente un elemento di forte anomalia nella ricostruzione dell’accusa”. E non mancherebbe, sempre a detta del suo legale, un certo pregiudizio nei confronti del suo assistito “trattato come nemico pubblico numero uno”. (Aggiornamento di Emanuela Longo)
ANCORA GUAI PER BABY GANG
Ancora una volta il giovane rapper Baby Gang torna al centro delle cronache meneghine: il 20enne artista è stato arrestato assieme a Neima Ezza, in quanto ritenuti responsabili di alcune rapine. Come riferisce l’edizione online di TgCom24.it, i due, oltre ad un diciottenne, avrebbero rapinato dei ragazzi di Milano e Vignate (comune del milanese), e di conseguenza è stata disposta la misura cautelare in carcere per Zaccaria Mouhib, alias Baby Gang, mentre per Neima Ezza sono stati invece disposti i domiciliari. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, gli arrestati, forti della superiorità numerica, avvicinavano le proprie vittime facendosi consegnare denaro ma anche gioielli ed effetti personali.
Gli agguati sono stati portati a termine nella zona delle movida milanese, in particolare presso le Colonne di San Lorenzo, ma anche in piazza Vetra, e risalgono allo scorso mese di maggio 2021. Tra l’altro le vittime hanno raccontato anche di essere state aggredite con pugni e schiaffi prima appunto di venire derubate. A luglio si era ripetuto un altro episodio in quel di Vignate: in questo caso due persone erano state avvicinate da due giovani, fra cui uno armato, che gli avevano rubato soldi e le auricolari nonché le chiavi dell’auto di modo che non venissero seguiti.
BABY GANG ARRESTATO ASSIEME A NEIMA EZZA: “HA CREATO SITUAZIONI DI PERICOLO”
Nei confronti di Baby Gang, che come accennato sopra, è stato in passato protagonista di vari episodi di cronaca, la Questura di Sondrio aveva chiesto chiesto l’applicazione di una misura di “sorveglianza speciale” per due anni. Negli atti in cui vengono riportate nero su bianco le accuse nei confronti del 20enne rapper, lo stesso viene descritto come “un rapper molto seguito dai giovani sui vari social network e ha utilizzato la sua influenza per promuovere in zone aperte al pubblico delle riunioni non autorizzate che sono sfociate in scontri con le forze dell’ordine, creando in tal modo situazioni di serio pericolo per la sicurezza”.