I Carabinieri della compagnia Duomo di Milano hanno arrestato i trapper Simba La Rue e Baby Gang per il presunto coinvolgimento nella rissa consumatasi a Milano nella notte fra il 2 e il 3 luglio, in cui erano stati gambizzati anche due senegalesi. Ore14 riporta in esclusiva due frasi intercettate a seguito della terribile aggressione: “se parla troppo, scassalo! Gli ho tirato troppe ginocchiate, mi sa…”. E poi un’altra frase agghiacciante: “guarda il suo sangue! Mi fa piacere… tantissimo mi fa piacere”.



Il programma condotto da Milo Infante solleva anche un altro interrogativo che emerge analizzando le immagini dell’aggressione: nel cerchio rosso infatti si vede il trapper Simba La Rue picchiare gli avversari con una stampella. La stessa stampella che deve portare in seguito all’operazione subìta dopo il tentato omicidio durante lo scorso giugno, di cui è stato vittima dopo il rapimento del trapper rivale Baby Touché. Proprio per quell’operazione e quelle stampelle, Simba La Rue era stato giudicato “non idoneo al regime detentivo e anziché in carcere era stato assegnato a una comunità. Come dimostra il filmato trasmesso da ore14, però, Simba La Rue sembrava stare abbastanza bene da prendere parte a una rissa violentissima e sferrare colpi proprio con gli strumenti che invece dovrebbero sostenerlo nei movimenti. Con l’arresto di oggi, però, il giudizio relativo alle sue condizioni di salute potrebbe essere rivalutato alla luce dei fatti. (agg. Marta Duò)



Simba La Rue e Baby Gang arrestati: parteciparono ad aggressione con arma da fuoco

I trapper Baby Gang e Simba La Rue sono stati arrestati. Come riferito dai principali organi di informazione online, a cominciare da TgCom24.it, i due artisti, al secolo Zaccaria Mouhib e Lamine Mohamed Saida, sono stati fermati per via di un’aggressione a colpi d’arma da fuoco avvenuta a Milano la scorsa estate, precisamente fra il 2 e il 3 luglio scorsi, in via di Tocqueville. Secondo quanto emerso pare che in quell’occasione sarebbero stati presi di mira due senegalesi che sarebbero stati gambizzati, e nell’ordinanza firmata dal gip Guido Salvini, compaiono altre 9 persone (una ai domiciliari), e due minorenni, tutti nel giro di Baby Gang e Simba La Rue, e accusati a vario titolo di rissa, lesioni, rapina aggravata e porto abusivo di arma da sparo.



TgCom24.it riporta il nome degli indagati, leggasi Eliado Tuci (32 anni), tour manager e autista personale di Baby Gang, Paulo Marilson Da Silva (27), manager principale di Baby Gang e “Instagram Personal Manager” dell’etichetta dei due artisti, quindi Faye Ndiaga (25) arrestato già il 29 luglio per l’aggressione e il sequestro del trapper Baby Touchè, e infine Mounir Chakib, conosciuto come “Malippa” manager di Baby Gang e Simba La Rue, e unico ai domiciliari del gruppo

BABY GANG E SIMBA LA RUE ARRESTATI, ECCO COSA SCRIVE IL GIP NELL’ORDINANZA

Il gip Salvini, nella sua ordinanza, scrive: “non sembra trattarsi di una rissa banale ed estemporanea ma di un episodio di grave violenza e sopraffazione originato da una logica di banda e da una volontà di controllo del territorio”. Secondo uno dei senegalesi feriti, un ragazzo di 28 anni, questi avrebbe prestato una carta di credito ad una persona dell’entourage dei due trapper, e una volta chiesta indietro avrebbe subito numerose minacce.

La sera dell’aggressione il senegalese si trovava in discoteca con amici, e una volta uscito dal locale ha incontrato il gruppo di Simba La Rue e Baby Gang: ne è nata una lite che è degenerata nel giro di pochi secondi. Nel corso dei tafferugli il senegalese avrebbe esploso due colpi con una pistola finta, e di risposta il gruppo dei due trapper avrebbe detto “noi vi ammazziamo” e “guardate che noi siamo la gang”. Qualche ora dopo l’episodio la polizia aveva fermato il centrocampista del Milan, Tièmouè Bakayoko, credendo fosse un protagonista della rissa.