Come “cacciatori di prede”. Nelle motivazioni della sentenza di condanna di Baby Gang e Simba La Rue, i due trapper, si legge della loro “pericolosità sociale” e della “consuetudine alla violenza e alla sopraffazione”. Nelle 144 pagine, il Tribunale di Milano descrive le condotte dei due artisti di 23 e 22 anni, e dei giovani della loro crew, condannati lo scorso 15 novembre nel processo con rito abbreviato in seguito alla sparatoria della notte tra il 2 e 3 luglio 2022 a Corso Como, a Milano, in seguito alla quale rimasero feriti due senegalesi. Le vittime furono rapinate e prese a calci e pugni e poi gambizzate.



I giudici Tremolada, Pucci e Gallina, a seguito dell’inchiesta coordinata dal pm Francesca Crupi e condotta da polizia e carabinieri, hanno stabilito una condanna a 6 anni e 4 mesi per Simba la Rue e a 5 anni e 2 mesi per Baby Gang. Nelle motivazioni, i giudici ribadiscono anche come uno dei componenti della banda, condannato a 4 anni e 2 mesi, si sia vantano della “violenza sprigionata” quella notte, documentando “orgogliosamente con video e foto la vittima ferita per impressionare la ragazza con cui stava uscendo”. Agli aggressori, i giudici hanno riconosciuto le imputazioni di rapina, rissa e lesioni gravi. Infine, la detenzione di arma clandestina.



Simba La Rue e Baby Gang: i precedenti dei due trapper

Per i giudici tutti gli elementi evidenziato “la spiccata pericolosità” di Simba La Rue, Baby Gang e delle loro crew. La violenza esercitata mostra inoltre la consuetudine a tali pratiche, “alla sopraffazione e umiliazione” degli altri. In particolare Simba è “animato da una violenza cieca e incontrollata”. I giudici hanno anche sottolineato il basso risarcimento offerto alle vittime “sostenuto, tra l’altro, dalla società facente capo” all’amico Baby Gang. Per i giudici si tratta di comportamenti poco rispettosi poiché il risarcimento è stato trattato come se fosse una “spesa di rappresentanza da portare a bilancio dell’etichetta musicale”. 



I due sono cantanti di successo molto conosciuti all’estero. Baby Gang è il rapper italiano “più ascoltato all’estero su Spotify, con 1,5 miliardi di streaming complessivi”, scrive Libero. Lo scorso gennaio il trapper aveva ricevuto la prima condanna in primo grado a 4 anni e 10 mesi di reclusione, dopo una rapina avvenuta nel luglio del 2021, quando utilizzando una pistola si fece consegnare 130 euro e delle cuffie. Anche Simba La Rue ha dei precedenti: è stato condannato lo scorso 13 ottobre a 4 anni con rito abbreviato dal gap di Milano, per una rissa tra bande rivali, avvenuta nel giugno 2022.