Il trapper Baby Gang – all’anagrafe Zaccaria Mouhib – è stato nuovamente coinvolto in un possibile guaio giudiziario: Il 23enne – infatti – la scorsa notte è stato fermato in quel di Milano dai militari dell’Arma per aver violato (secondo quanto riporta l’agenzia Ansa) il provvedimento dello scorso ottobre che l’aveva costretto ad un anno e mezzo di sorveglianza speciale ai sensi dei suoi comportamenti ritenuti “socialmente pericolosi”.



Questo episodio sarebbe costato a Baby Gang – riporta la stessa agenzia stampa – una nuova denuncia per aver violato la prescrizione imposta dai giudici milanesi disposta a suo carico lo scorso ottobre con la quale era previsto che il famoso e contestato cantante non potesse uscire di casa tra le 22 e le 7 del mattino; eccezion fatta – ovviamente – per impegni legati alla sua attività artistica e previa autorizzazione del Tribunale.



Baby Gang, dal palco ai guai con la giustizia

Baby Gang è ai domiciliari, ricostruisce Open, dal giugno scorso a seguito della scarcerazione disposta dal Riesame in accoglimento del ricorso della difesa del trapper. Il giovane è stato coinvolto in diverse vicende di cronaca, riporta Ansa, alle spalle condanne in primo grado per rapina, una sparatoria e altri reati e l’assoluzione in appello. 

Stando alla ricostruzione dell’agenzia di stampa, il 23enne è passato diverse volte dal carcere alla detenzione domiciliare. Nei mesi scorsi, i giudici milanesi avrebbero riconosciuto la sussistenza della pericolosità sociale ma sarebbe stato comunque autorizzato a salire sul palco del Forum di Assago davanti a migliaia di spettatori. Ora la sua situazione si complica nuovamente con l’orizzonte di un nuovo procedimento.