A “Storie Italiane” si è tornati a parlare del fenomeno baby gang di Verona, che da alcune settimane stanno terrorizzando la città scaligera. In particolare, come riferito dall’inviato Alessandro Politi, questi giovani sarebbero armati con coltellini e armi bianche, una situazione che crea allarme ulteriore. Uno dei genitori che ha deciso di denunciare tutto su Rai Uno, ha denunciato un altro episodio avvenuto nel fine settimana, quando 5 ragazze hanno aggredito una coppia, formata da un maggiorenne e una 16enne, forse per rubargli il giaccone o la borsa.
“Li hanno accerchiati, poi grazie a un signore che è intervenuto e ha scaraventato a terra una delle giovani, il peggio è stato evitato e si sono date alla fuga. Qui si verifica un caso a settimana e tanti non vengono denunciati perché le vittime spesso subiscono minacce di ritorsione”, ha sottolineato l’uomo.
BABY GANG VERONA, IL COMUNE: “ABBIAMO DEPOSITATO UN ORDINE DEL GIORNO PER CONTRASTARE IL PROBLEMA”
In relazione alle baby gang di Verona, il Comune ha spiegato che “grazie alla testimonianza di questa trasmissione ci siamo adoperati subito, scrivendo un ordine del giorno specificatamente sulle baby gang. La richiesta è quella di valutare la fattibilità in concerto con forze dell’ordine e psicologi per creare uno sportello gratuito non solo per le vittime delle baby gang, ma anche verso gli autori di questi gesti e i loro genitori”.
Un’iniziativa a cui ha rivolto un plauso non soltanto Eleonora Daniele, ma anche Patrizia Guerra, la “mamma coraggio” di Ancona, il cui figlio ha subìto tre pestaggi nell’arco di soli tre anni. Questa la sua testimonianza: “Questo fine settimana siamo usciti poco. Fin quando siamo a casa tutto va bene, ma mio figlio continua a non uscire, ad avere paura. È diventata una situazione più grande di me, anche se io personalmente voglio essere forte a livello morale, infatti il fisico tante volte mi cede. Metto il mio cuore nelle mani delle forze dell’ordine e dei piani più alti affinché vengano introdotte pene più severe”.